Tre omicidi di camorra durante la guerra tra i clan. Condannati all’ergastolo Corrado De Luca e Giuseppe Diana

25 Maggio 2020 - 15:15

I giudici hanno assolto uno degli accusati del duplice omicidio Maisto-Venosa, Francesco Carannante

CASAL DI PRINCIPE (t.p.) – Si è chiuso con un’assoluzione e 4 condanne, dinanzi ai giudici della Corte di Assise di Appello di Napoli, il processo per i tre delitti di camorra avvenuti 28 anni fa, tra il luglio e dicembre del 1992, nell’ambito della faida tra il gruppo Schiavone e il gruppo De Falco. Si tratta dell’uccisione di Vincenzo Maisto e Italo Venosa, consumatesi il 15 dicembre del 1992 e il delitto Luigi Di Cicco, avvenuto 31 luglio del 1992 ucciso dai killer davanti alla moglie Carmelina Caterino nel circolo Marco Polo a S. Cipriano.

I giudici hanno assolto uno degli accusati del duplice omicidio Maisto-Venosa, Francesco Carannante, dando così ragione alle tesi dimostrate dall’avvocato Paolo Caterino. Comminata la pensa massima, l’ergastolo, invece, sia per Corrado De Luca, sia per Giuseppe Diana.

Ridotta a 30 anni la pena, in sostituzione dell’ergastolo comminato in primo grado,  per Antonio Basco e Pasquale Spierto, poiché entrambi rei confessi. Ricordiamo che in primo grado erano stati già assolti Maurizio Di Puorto, Salvatore e Raffaele Venosa e Francesco Carannante, per quest’ultimo la procura aveva fatto ricorso. Inoltre, nel corso del giudizio in Assise d’Appello sono diventati collaboratori di giustizia Raffaele e Salvatore Venosa.

Nel processo sono stati impegnati gli avvocati Lino Mascia, Luigi Monaco, Emilio Martino, Domenico Della Gatta, Alessandro Diana, Anna Gargiulo, Alfonso Baldascino. diventati collaboratori di giustizia Raffaele e Salvatore Venosa.