TUTTE LE FOTO MONDRAGONE. Una solenne pernacchia ai sedicenti notabili che al concerto di Peppino Di Capri si sono riservati i primi posti con biglietto

1 Ottobre 2018 - 21:10

MONDRAGONE (g.g.) – Non siamo ai livelli folli di Marcianise, dove, per il concerto di Roberto Vecchioni, il sindaco ha fatto impiantare 40 sedie, per giunta protette da una recinzione, dove far sedere quelli dell’amministrazione comunale ed altri notabili da lui invitati, mentre tutto il popolo in piedi ad attestare plasticamente la prevalenza e il dominio di una casta su un gregge di pecoroni che non riescono a ribellarsi a porcherie del genere, ma non è che siamo andati molto lontani a Mondragone durante la festa di san Michele dell’altra sera e di cui ci siamo occupati già.

Se una classe dirigente, avverte la necessità, nell’anno 2018 di riservare con dei biglietti le prime due o tre file di sedie per il concerto del giovanotto Peppino Di Capri, al secolo Giuseppe Faiella, c’è poco da stare allegri e c’è poco da sperare per quel che riguarda una interpretazione moderna, sobria, autenticamente concentrata sui problemi dei cittadini da parte di chi governa Mondragone.

Un sindaco, cioè Virgilio Pacifico, un ex ministro, cioè Mario Landolfi più alcuni consiglieri comunali assortiti, hanno desiderato un posto riservato, attestando, in questo modo, un marchio di superiorità, una manifestazione di notabilato che appartiene a tempi ormai andati. Non crediamo di enfatizzare il significato di queste fotografie, perché in una visione autenticamente orizzontale della propria funzione intesa, al massimo come un primus

inter pares, passa anche per delle concrete azioni, per dei concreti atteggiamenti attraverso cui, simbolicamente ci si mette sullo stesso piano della gente comune. Pare che addirittura due signore, che avevano osato occupare le sedie degli “ottimati” mondragonesi, siano state fatte alzare, senza aver neppur riguardo per la disabilità di una delle due.

Si tratta di un episodio rispetto al quale occorre segnalare la non certezza matematica in termini di riscontro dei fatti così come questi sono realmente avvenuti. Ma al di là se l’episodio sia vero o no, non sposta di un millimetro le considerazioni svolte in questo articolo.