TUTTI NOMI. Falsi certificati negli ospedali casertani per fregare l’assicurazione. Anche MEDICI E AVVOCATI vanno a processo
19 Aprile 2025 - 13:30
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CASERTA – Nuovo capitolo nella maxi inchiesta sulle truffe alle assicurazioni tramite certificati medici falsi. Saranno 46 i soggetti, tra cui presunti organizzatori, complici e figure professionali accusate di aver favorito il trucco, a dover affrontare l’udienza preliminare, alla fine di maggio, a fronte di oltre 500 indagati complessivi, dinanzi al gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Un sistema ben rodato, quello scoperto dagli investigatori, che coinvolgerebbe medici compiacenti, avvocati, e strutture sanitarie fantasma. I reati contestati sono a vario titolo: truffa, corruzione, falso ideologico e falso materiale, il tutto ruotante attorno alla produzione e all’uso di certificati medici falsi, creati ad hoc per simulare infortuni, malesseri e terapie… mai esistite.
Al centro dell’inchiesta ci sono medici in servizio presso i pronto soccorso degli ospedali di Maddaloni e Marcianise, oltre a legali appartenenti ai fori di Santa Maria Capua Vetere e Aversa. Il loro compito sarebbe stato quello di costruire, passo dopo passo, falsi casi clinici da presentare alle compagnie assicurative per ottenere rimborsi non dovuti.
Secondo l’accusa, Guglielmo e Gianluca Di Sarno avrebbero coordinato l’organizzazione, mentre altri indagati avrebbero avuto compiti operativi: Michele Del Vecchio ed Esterina Tavoletta sarebbero accusati di aver fornito documenti falsi; Domenico Fiorito e Salvatore Salvemini (medici) avrebbero rilasciato referti alterati. Adriana Mottola e Antonietta Dello Margio avrebbero accompagnato i “finti infortunati” nei pronto soccorso
Il periodo più attivo? Durante la pandemia, quando i controlli erano meno stringenti e l’accesso ai servizi sanitari più difficile. Una situazione che, secondo le indagini, avrebbe favorito la proliferazione di centri medici di copertura, spesso senza autorizzazione, che rilasciavano documentazione falsa per incidenti mai avvenuti o cure mai prestate. Gran parte di queste strutture si trovavano ad Aversa e nell’agro Aversano.
Diversi gli avvocati coinvolti nel collegio difensivo, tra cui Bruno Moscatiello, Michele Di Fraia, Giuseppe Scala, Mirella Baldascino, Carlo De Stavola, Ferdinando Letizia e altri ancora.
TUTTI I NOMI
- ABATIELLO Antonio
- ACUNZO Emilio (residente a Caserta)
- BALDASCINO Emilio (Casal di Principe)
- BELLO Raffaele (San Marco Evangelista)
- CATERINO Antonio Paolo (Casal di Principe)
- CATERINO Fortunata (Casal di Principe)
- CIMMINO Giovanni (Napoli)
- CIPULLO Andrea (Santa Maria Capua Vetere)
- COSTANTINO Olimpio (Recale)
- CREMONA Luciano (Giugliano in Campania)
- D’ANGELO Mario (Napoli)
- D’ANIELLO Carmine (Casal di Principe)
- D’ANIELLO Raffaella (Casal di Principe)
- DELLO MARGIO Antonietta (Casal di Principe)
- DE SIMONE Carmine (Napoli)
- DI SARNO Gianluca (San Marcellino)
- DI SARNO Guglielmo (Casavatore)
- DE SANTIS Giuseppe (Napoli)
- DEL VECCHIO Antonio (San Cipriano d’Aversa)
- DEL VECCHIO Michele (Casal di Principe)
- FANTARELLA Luigi (Maddaloni)
- FERRARO Angelo (Casal di Principe)
- FIORITO Domenico (San Nicola la Strada)
- FRANCO Paolo (Giugliano in Campania)
- INTORTO Patrizia (Caserta)
- IULIANO Antimo (Marcianise)
- LANDOLFI Francescantonio (San Nicola la Strada)
- LETIZIA Antonio (San Nicola la Strada)
- MARRANDINO Raffaele (Capua)
- MASELLA Mariangela (Napoli)
- MOTTOLA Adriana (Casal di Principe)
- PAGANO Massimiliano (San Cipriano d’Aversa)
- PALMIERO Angelo (Marcianise)
- PIAZZA Gianluca (Casal di Principe)
- PIROZZI Fabio (Casal di Principe)
- PISCITELLI Alessandro (Portocannone)
- PUZZI Giulio (San Cipriano d’Aversa)
- RONDINONE Gennaro (Lusciano)
- RUBINO Patrizia (Casal di Principe)
- RUSSO Antonio (Quarto)
- RUSSO Francesco (Casal di Principe)
- RUSSO Gianni (Casal di Principe)
- SALVEMINI Salvatore (Santa Maria Capua Vetere)
- SANTANGELO Raffaele (Villaricca)
- TAVOLETTA Esterina (Casal di Principe)
- VARONE Luigi (Caserta)