“Uanm ro’ priatorio” 6 tonnellate di cocaina e che è! Non convincono le accuse a Giovanni Fontana di Imperiale e Ursino. Disposto il confronto tra i due
16 Maggio 2024 - 18:48
Questo l’esito dell’ udienza tenutasi stamattina, nella sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il liternese è difeso dagli avvocati Mario Griffo e Giovanni Cantelli
VILLA LITERNO – Della vicenda di Giovanni Fontana presunto narcotrafficante internazionale ci siamo già occupati. Una super storia, almeno sulla carta perché, francamente, in tanti anni di professione mai avevamo sentito di un indagato il quale veniva arrestato per aver messo a disposizione, nel caso specifico, in quel di Castel Volturno, un deposito dove erano state stipate 6 tonnellate di cocaina. Una roba che non trova precedenti nemmeno nelle vicende giudiziarie riguardanti la terribile malavita colombiana ai tempi di Pablo Escobar e delle sanguinarie bande messicane che hanno alzato il tiro anche contro le istituzioni democratiche di quel paese per difendere i loro business miliardari.
Oh, avete letto bene: 6 tonnellate di cocaina conservate a castel Volturno e da far partire dal porto di Napoli con destinazione, parafrasando con tutto il rispetto la frase pronunciata da Papa Francesco nel giorno della sua elezione, “la fine del mondo” ossia gli antipodi, l’Australia.
Quando abbiamo avuto il primo contatto con questa vicenda l’abbiamo considerata un’esperienza nuova: Castel Volturno, il porto di Napoli e addirittura l’Australia come luogo dell’approvvigionamento. Comunque se la Dda partenopea ha chiesto e ottenuto l’arresto di Giovanni Fontana e se il tribunale del Riesame nel febbraio scorso ha deciso si non accogliere l’istanza di scarcerazione presentata dagli avocati difensori Mario
La novità di oggi riguarda l’altro versante della vicenda giudiziaria di Giovanni Fontana ossia quello patrimoniale. Davanti alla sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto dal giudice Massimo Urbano, sono comparsi proprio Raffaele Imperiale e il casagiovese Daniele Ursino, 47 anni. Dichiarazioni che non devono aver convinto più di tanto la sezione misure di prevenzione che ha disposto il confronto tra i due visto e considerato che le dichiarazioni rilasciate sono risultate significativamente divergenti.
Seguiremo questa vicenda che per i motivi scritti prima, ci ha intrigato, infatti, non poco. Partiremo, magari, dall’analisi di queste dichiarazioni. In poche parole, vogliamo formarci anche un nostro punto di vista rispetto al quale rilasciare, dopo aver riempito noi stessi di un ingente quantitativo, non di polvere bianca e nemmeno di pane e mortadella, bensì di cognizioni di causa.
E poi una domanda: quanto valgono 6 tonnellate di cocaina? Avrebbe detto l’anziano in coma in “cos’ parlò Bellavista” “uanm’ ro’ priatorio!”