UN PUFFO “STANTIO”. Primi racconti: “L’immancabile incontro con Michele Zagaria datato proto CAMORRA 2004”

7 Maggio 2019 - 15:47

CASAL DI PRINCIPE/PARETE – Avevamo avvertito i nostri lettori, in un articolo pubblicato domenica scorsa (CLICCA QUI) che da Raffaele Bidognetti, detto il puffo, figlio di primo letto di Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘e Mezzanotte, non ci si doveva aspettare granchè. Il suo pentimento è utile alla dda per la conoscenza di fatti precedenti al 2006, anno del suo arresto. Situazioni che se hanno una valenza giudiziaria, non scaldano certo le passioni di chi, mediaticamente, cerca titoli ad effetto e possibilmente realmente importanti e non spinti dal semplice sensazionalismo.

E infatti, le prime dichiarazioni che saltano fuori riguardano periodi molto datati, addirittura anni 2004, 2005 allorquando, attenzione, il neo collaboratore di giustizia non era neppure completamente a piede libero, visto che doveva rispettare un obbligo di dimora in quel di Parete, comune della sua residenza. In quel periodo, racconta, Michele Zagaria avrebbe chiesto di parlare con lui e l’immancabile e tuttofare Massimiliano Caterino, super mastrone, in questo caso utilizzato da piccione viaggiatore, portò il messaggio.

Raffaele Bidognetti avrebbe raggiunto il rifugio di Zagaria accompagnato dal cugino Bernardo Cirillo. Diciamo che Michele Zagaria rese visita a Bidognetti, visto che l’incontro si tenne all’interno di un deposito di auto che si trovava a pochi passi dall’abitazione di Alessandro Cirillo, un altro di famiglia, un altro pretoriano di Bidognetti, poi aggiuntosi nel 2008 al gruppo di fuoco di Giuseppe Setola.

Raffaele Bidognetti viaggiò nel cofano di un’auto e quando arrivò a San Cipriano, la donna di casa gli offrì anche il caffè.