URBANISTICA & GRANDI INTERESSI. Salta per la terza volta (?) in pochi giorni il consiglio comunale. Lo stress del sindaco Nicola Affinito si scarica sulla presidente Serena Marino

22 Febbraio 2023 - 11:52

CARINARO – Come i nostri lettori ben sanno, Carinaro è uno di tre paesi al centro dell’Area industriale di Aversa Nord e – quando le nostre esigue risorse ce lo permettono – ce ne occupiamo proprio per raccontare come talune dinamiche politiche locali si intreccino, più o meno perversamente, con un certo tipo di interessi economico-clienterali che hanno reso il comparto Aversa Nord dell’ASI quello che oggi è: un fulgido esempio di moderna industrializzazione per alcuni, come ad esempio la presidente e sicuramente assidua lettrice Raffaela Pignetti, o un fulgido esempio di come in questa provincia si riescano ad aggirare le leggi a danno della concorrenza e delle comunità locali. Questione di punti di vista, ormai è chiaro che la presidente Pignetti la pensi in un modo e noi di Casertace in un modo diametralmente differente.
Proprio in questi giorni è balzata ai nostri occhi la notizia che la seduta del consiglio comunale di Carinaro, pur convocata, non si è celebrata o è andata deserta per ben due volte di seguito. Cose normali che accadono ovunque, probabilmente, ma da queste parti è sempre bene tenere alta la nostra attenzione anche perché tra gli argomenti da trattare c’è una variante urbanistica semplificata che, seppur finalizzata a realizzare opere pubbliche, considerate le dimensioni, va sempre guardata in controluce, perché non può essere escluso dal novero delle possibilità il fatto che certe operazioni, anche se apparentemente vestite con l’abito bello, finiscano per spostare gli equilibri urbanistici di territori che sappiamo benissimo essere al centro di appetiti imprenditoriali smodati.
Comunque,

staremo a vedere.
Veniamo alla fredda cronaca: per venerdì 17 e lunedì 20 era stato convocato il consiglio in prima e seconda convocazione; sono saltate entrambe le sedute, la prima volta per un mancato rispetto dei termini per la messa a disposizione dei documenti e la seconda per il ritardo con cui il segretario comunale a scavalco si è presentato in consiglio.

Sì, avete capito bene, abbiamo detto il segretario a scavalco perché quello titolare della sede sembra non voglia avere nulla a che spartire con quelle deliberazioni.
La sapete l’ultima? Stamattina abbiamo trovato nella nostra casella di posta elettronica un comunicato dei consiglieri di opposizione che segnalano a noi (ma anche al Prefetto e all’Agenzia dei segretari comunali) che per la terza volta in sei giorni il Consiglio, previsto per oggi mercoledì alle 12, sarebbe viziato da irregolarità.

E allora è lecito, logico e fondato chiedersi quale tipo di momento emotivo, politico, sta attraversando il presidente del consiglio comunale.
Ugualmente lecito e logico, in considerazione di quello che sarebbe un terzo rinvio in pochi giorni, è domandarsi se alla base di questi errori di procedura, compiuti dalla presidenza del consiglio comunale, non ci sia anche un tratto di tensione della parte più squisitamente politica, ci riferiamo al sindaco Affinito, il quale sarebbe lui, invece, ad attraversare un momento di stress che poi si andrebbe a riverberare sugli atti del presidente del consiglio, il quale incontrerebbe più di una difficoltà per far quadrare le esigenze della politica – chiamiamole così, per ora – con le necessità di rispetto delle procedure amministrative.