URCA!!! Nuovo record mondiale: Oliviero fa assumere quattro ex sindaci nel suo comune
2 Luglio 2024 - 11:56
Sembra un recovery, una sorta di Rsa per ex ragazzi oggi di mezza età, delusi e vinti dalla politica a Cancello ed Arnone, a Mondragone, a Sparanise e a Castel Volturno
SESSA AURUNCA (g.g.) – Divertente e per certi versi interessante l’articolo pubblicato pochi giorni fa dalla collega Tommasina Casale sul sito Paese News, diretto dall’altro collega Giancarlo Izzo.
Evidentemente, Gennaro Oliviero si è messo veramente in testa di andare ad aprire una guerra guerreggiata con Michele e Massimo Schiavone, quest’ultimo recentemente candidato nella lista del PD in quota Picierno.
Oddio, i quattro ex sindaci che lavorano tutti insieme nei ranghi del comune di Sessa Aurunca non hanno certo l’età per un recovery all’interno di una Residenza Sanitaria Assistenziale. Però, se uno esamina bene il nome della tipologia di struttura, senza pensare che in larga parte queste vengono usate per dare compagnia, supporto e assistenza agli anziani, ci può anche stare che persone che hanno svolto la funzione di sindaci possano trovare un tetto sotto al quale vivere serenamente, svolgendo un’attività professionale a poca distanza dai propri luoghi di residenza.
Perché un minimo comun denominatore bisogna pure trovarlo quando una quaterna di ex fasce tricolore viene assunta in un solo comune.
In principio fu Pasqualino Emerito,
Un antesignano, un apripista a quella che è stata una tripletta irresistibile giunta in pochissimo tempo.
Prima Salvatore Martiello, ex sindaco di Sparanise, sedotto e abbandonato da Giovanni Zannini, e poi, in linea di massima, utilizzando un’espressione dialettale, in paranza, due reduci della domiziana.
Parliamo del buon Giovanni Schiappa, assunto dal comune di Sessa Aurunca e che da questo, per il momento, è stato spostato in mobilità (o in comando) ad altro ente, pare l’università della Campania Luigi Vanvitelli.
Di Schiappa noi non possiamo più scrivere male per definizione, portandoci dentro il rimorso di averlo praticamente demolito quando era sindaco di Mondragone, città che – sciaguratamente per la provincia di Caserta – abbiamo consegnato su un piatto d’argento a Giovanni Zannini, il quale, lisciandoci il pelo e l’altro pure, definendo il sottoscritto magister, si è preso il regalo e, accoppiandolo a quello che la dea bendata e lo sciagurato veto che Rosaria Capacchione, al tempo senatrice del PD, pose sulla sua candidatura nella lista dei dem alle Regionali 2015, con una fortunata elezione in consiglio di Palazzo Santa Lucia e il “pirellone” del Centro direzionale, è diventato il politico più potente della storia della provincia di Caserta, ma che dico, tra i più potenti della Campania, ma che dico, tra i più potenti d’Italia, ma che dico, tra i più potenti d’Europa, ma che dico, tra i più potenti del pianeta Terra, ma che dico, tra i più potenti del sistema solare.
E più avanti non andiamo perché forse sulla stella di Vega da dove proveniva Actarus, in arte Goldrake, uno Zannini ancora più forte con la testa a forma di pera potrebbe esserci.
Per cui, Giovanni Schiappa perdonerà questo schizzo di satira attuato sul suo nome.
Dulcis in fundo, Dimitri Russo, già sindaco del comune di Castel Volturno di cui la cittadina rivierasca che di fasce tricolori ne ha viste tante e variegate, non serba di lui un ricordo entusiasta.
Eh beh, la notizia è veramente unica nel suo genere, perché riteniamo che in tutta Italia sia difficile trovare un comune che in poco tempo abbia assunto ben quattro ex sindaci della sua zona.
Zannini avanza, Oliviero si prepara, ma lui non ha la stessa abilità del consigliere regionale di Mondragone nel mimetizzare le sue mosse iperclientelari. Sarà un po’ difficile, infatti, spiegare, al di là delle parole di circostanza, che tutto ciò sia solo figlio di una casualità.