LA LETTERA. Il sindaco Renato Natale: “Non 38 moggi, ma solo 4mila mq”. CasertaCE: l’errore non è il nostro ma del guazzabuglio combinato dal suo dirigente. Ci aiuti a trovare una delibera. Avrebbe fatto bene a congedare Mirella Letizia dalla giunta

25 Marzo 2024 - 18:19

Ci ha scritto – e di questo lo ringraziamo – il primo cittadino di Casal di Principe. Naturalmente, ci siamo rotti ulteriormente la testa e ci siamo accorti che nel verbale di aggiudicazione, è stato fatto riferimento ad una determina senza specificare che questa riguardasse il registro specifico, il protocollo dell’Ufficio tecnico comunale. Un errore marchiano, altrimenti figuriamoci se noi avremmo potuto mai sbagliare su una cosa che appartiene alle nostre attitudini professionali più sviluppate. E poi, 38 o un solo moggio, o anche solo un mq, non fa grande differenza perchè è del tutto inopportuno che, partendo da una delibera di giunta, la 108, che peraltro noi non riusciamo ancora a trovare, di quella stessa giunta di cui fa parte Mirella Letizia, il fratello di questa ottenga la concessione gratuita di un bene confiscato. Ammesso e non concesso, ma proprio non concesso che lei non l’avesse potuto evitare per legge, ciò che il sindaco Natale rappresenta, in quanto percepito quale autorità etica, l’avrebbe dovuto portare a svolgere una funzione di moral suasion. Se anche questa non fosse servita, avrebbe dovuto pregare la signora Letizia di raggiugere e superare la porta d’ingresso.

“Egregio Signor Direttore, le scrivo per chiarire alcuni punti del suo articolo sulla presunta assegnazione di beni confiscati,: 

il bene da lei preso in considerazione si trova in LOCALITA’  50 moggi” , ma non nè di 50 nè di 38 moggi; al contrario a bando sono stati messi due beni uno di 3000, mq ed un altro di 1000 mq; come ben sa un moggio capuano è pari a circa 3.300 mq. I progetti presentati in risposta al bando, parlano di utilizzare queste aree come orti sociali . Il documento da lei pubblicato è solo il verbale di gara che prende in considerazione le offerte ricevute in risposta a regolare bando, ma non è ancora l’assegnazione.

Faccio presente che il Comune di Casal di Principe è la prima volta dopo 10 anni che mette in atto la procedura per assegnare beni a soggetti del terzo settore; finora infatti tutti i beni assegnati all’Ente dall’Agenzia dei beni confiscati, sono stati tutti utilizzati a fini istituzionali( scuole, parchi, centro ecologico, polizia locale ecc.ecc.) . Tutti i beni attualmente gestiti da associazioni, cooperative o fondazioni, sono state TUTTI assegnati a suo tempo dalla società consortile Agrorinasce. Il bando emesso con pubblicazione sul nostro sito e sulla pagina FB del Sindaco, oltre che su altri social, è stato emesso nel rispetto del regolamento comunale sui beni confiscati( è possibile prenderne visione dal sito ) , delle linee guida del codice antimafia e del codice del terzo settore. Prima di arrivare al bando, il Comune ha istituito, circa un anno fa, un tavolo di concertazione con oltre 35 soggetti del terzo settore, previo avviso pubblico; il tavolo si è poi organizzato in tavoli di lavoro per procedere ad una analisi dei bisogni sociali della città. Sulla base di questa analisi, si è definito la destinazione dei vari beni, lasciando per alcuni ancora la possibilità per chi ne facesse richiesta di procedere nel percorso di co programmazione e co progettazione, così come previsto dalle linee guida. Solo dopo questo percorso, e previo visita ai beni da parte di chiunque ne avesse fatto richiesta, siamo giunti al bando, e poi alla verifica delle domande presentate. Siamo ora in attesa dei certificati del casellario giudiziario dei componenti organismi dirigenti dei vari soggetti partecipanti alla gara, prima dell’assegnazione vera e propria. Spero di averle dato tutti gli elementi necessari per una rettifica del suo articolo, e nel farle gli auguri per la Pasqua in arrivo, le auguro buon lavoro”.

Renato Natale

(sindaco di Casal di Principe)

La replica di CasertaCE

(gianluigi guarino) – Gentile sindaco Natale, intanto la ringraziamo per avere finalmente compreso che dal confronto delle tesi, delle idee e delle informazioni reciprocamente scambiate, non possono che venire fuori consistenze cognitive, tematiche e concettuali utili al raggiungimento di un grado di comprensione, il più alto possibile, da parte dei lettori che, nel caso dell’articolo in discussione, sono stati soprattutto suoi concittadini di Casale .

Se noi abbiamo parlato di 38 moggi questo è avvenuto, ce lo consenta, solo ed esclusivamente per colpa sua. E quando diciamo sua, ci riferiamo alla colpa del sindaco pro tempore di Casal di Principe, il quale, al di là della formale attribuzione dell’incarico di responsabile della trasparenza degli atti amministrativi che, di solito, viene assegnata al segretario comunale, rappresenta il terminale di ogni elemento costitutivo delle modalità con cui un Comune manifesta, rendendola pubblica, la propria attività. Questo può avvenire solamente quando ai cittadini viene offerta la possibilità di un’agevole consultazione degli atti amministrativi. Nel giorno in cui abbiamo scritto il nostro articolo, ci siamo letteralmente scervellati, senza riuscire a trovare la determina dirigenziale indicata nel verbale di aggiudicazione. O meglio, dei verbali di aggiudicazione, perché oltre a quello da noi pubblicato, ce n’è anche un primo che reca la data del 22 gennaio.

Guardi, sindaco, noi non ci siamo occupati molto di Casal di Principe in questi anni. Nel senso che non ci siamo occupati dell’attività amministrativa, se non rarissimamente. Chi ci conosce bene, sa, invece, che CasertaCe costituisce una eccellenza assoluta in fatto di attività di ricerca di delibere, determine, decreti, norme e pronunciamenti giurisprudenziali.

Ne sappiamo, al riguardo, come si sul dire, una più del diavolo, eppure nella giornata in cui abbiamo scritto e pubblicato l’articolo sulla concessine gratuita aggiudicata al fratello dell’assessore Mirella Letizia, non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco.

Il verbale, firmato dai quattro componenti della commissione, ossia, il presidente Antonio Verazzo, responsabile dei procedimenti del settore Urbanistica e i componenti Raffaele Vella, Antonio Buonfino e Eliodoro Vagliviello nella sua prima parte, datata 22 gennaio, inizia con la seguente frase: “Il giorno 22 gennaio 2024 alle ore 15.35, si è riunita la commissione costituita con determinazione n. 4 del 16-01-2024 (….)”.

Siamo entrati nel sito istituzionale del comune di Casal di Principe nell’archivio pubblico dell’albo pretorio. Sarà un gioco da ragazzi, abbiamo pensato. Il 16 gennaio ci sono 3 determine, registrate al protocollo generale del Comune di Casal di Principe: la 34, la 35 e la 36.

Per cui, siamo andati oltre, ritenendo che fosse sbagliato il giorno. Abbiamo proceduto all’indietro e abbiamo trovato la determina n. 4 datata 8 gennaio, il cui oggetto recita testualmente: “Pnrr missione 5 inclusione e coesione – componente 3 – interventi speciali per la coesione territoriale – investimento 2 – lavori di trasformazione beni confiscati in sede istituzionali; lotto funzionale bene confiscato in via Urano per la conversione ad accademia della rigenerazione territoriale”.

A questo punto ci siamo fermati, perché, sindaco Natale, mica è dovere del giornalista andare a leggere nel cervello del geometra Verazzo e degli altri componenti della commissione, tutti dipendenti del suo Comune e che vanno valutati per quello che scrivono. Mica è onere del giornalista comprendere la tipologia di errore e andarla a scovare. Verazzo prende lo stipendio? E allora deve scrivere bene le cose negli atti amministrativi.

Però, siccome siamo gente molto generosa, quando abbiamo letto la sua lettera, ci siamo messi a cercare, andando a capire se quel numero 4 fosse sbagliato. Ed, infatti, la determina in questione non è la 4 del Registro generale del Comune di Casal di Principe, così come ha scritto erroneamente o in maniera largamente incompleta il Verazzo, bensì la 34. Ci siamo accorti che una determina 4 c’era in ballo, ma non era quella del Registro generale, bensì quella del registro specifico dell’Ufficio tecnico comunale. Nessun altro, se non noi di CasertaCe, sarebbe riuscito a venire a capo di questa roba. Per cui, se è stato compiuto un errore sui 38 moggi, assegnati in concessione gratuita a Vincenzo Letizia, fratello dell’assessora Mirella Letizia, ciò è accaduto solo ed esclusivamente per la maniera pedestre, errata, con cui è stata scritta la premessa in narrativa del verbale di aggiudicazione. Se questo avesse specificato che si trattava della determina n. 4 del registro o del protocollo dell’Ufficio tecnico, ciò si sarebbe capito subito. Invece, è stato scritto che la determina era la n.4, senza specificazione tra registro generale e registro dell’Ufficio tecnico e, per di più, è stato fatto riferimento al giorno 16 gennaio, quando non esistono determine n.4, ma esiste la 34, mai citata da Verazzo e dalla quale si giunge alle numero 4 del protocollo dell’Utc. Insomma, un vero e proprio disastro della dabbenaggine, della disorganizzazione, della superficialità espositiva da parte di un funzionario pubblico che errori del genere non ne dovrebbe mai compiere, che si traduce (magari il disastro è colposo e non doloso, ma il problema non cambia) in totale assenza di trasparenza.

Ma andiamo oltre, quando finalmente troviamo la determina 4 dell’Ufficio tecnico e mai citata come tale, nonché incubata nella 34 del Registro generale, datata 8 gennaio e non 16, che in pratica è la 34 del registro generale, veniamo finalmente a sapere che il giorno 2 novembre 2023 è pubblicato, scusate il bisticcio di parole, ma bisogna essere precisi, l’avviso pubblico che attiva il meccanismo di aggiudicazione di quel moggio e poco più.

L’avviso pubblico reca un altro numerino, quello della delibera di giunta n.108. E qui lei ci deve aiutare, sindaco Natale, perché questa, con tutta la buona volontà, non l’abbiamo trovata, né nell’archivio pubblico dell’albo pretorio, né in alcuna delle sottosezioni della sezione Amministrazione trasparente.

Nell’antico linguaggio napoletano della paranze, dei posteggiatori e in parte anche dei musicisti napoletani, chiamato parlesia, avrebbero detto che quella delibera, cioè la 108 è “a cupa da tort”. Quindi, ci aiuti a trovarla e svolgerà una funzione utile alla ricostruzione di fatti che poi, fino a un certo punto, hanno a che vedere con la quantità di terreni concessi gratuitamente al fratello dell’assessore Letizia.

Noi abbiamo posto un problema di opportunità, che riveste un peso specifico ancora più elevato in un territorio particolare come quello di Casale e amministrato da un sindaco come lei, considerato in tutt’Italia un’autentica eccellenza in una visione finalizzata al riscatto morale e civile dei citati luoghi.

Se non è possibile da un punto di vista strettamente giuridico, il che è tutto da dimostrare però, che il fratello di un assessore, la quale ha votato probabilmente “a cupa da tort”, ossia la delibera 108 da cui tutto discende e tutto dipende, è anche vero che lei, da un punto di vista politico, e per quello che è e rappresenta Renato Natale, avrebbe dovuto svolgere un’azione di moral suasion per evitare che orti sociali o non orti sociali, il fratello di un assessore collaudatissimo della sua giunta, partecipasse a quella procedura. E se non ci fosse riuscito, nessuno le avrebbe potuto contestare nulla nel momento in cui avrebbe congedato dal suo esecutivo, con sicuro rincrescimento, ma con la fermezza di chi ritiene che il dato morale dell’opportunità rappresenti un fattore fondamentale di un governo cittadino, l’assessora Mirella Letizia.

E fin qui la risposta alla prima parte della sua lettera. Lei, sindaco Natale, è un personaggio importante, significativo, molto stimato, sicuramente con tutte le ragioni, dai suoi concittadini di buona volontà e anche da tanti rappresentanti delle istituzioni. Dunque non merita di essere, come si suol dire, arronzato, bensì merita di partecipare a un dibattito in cui, in maniera nitida, trasparente, democratica lei possa esporre le sue ragioni e noi, senza avere la pretesa di possedere la verità in tasca, possiamo esporre le nostre, in maniera analitica e con ogni dovizia di contenuto, così come merita il suo lignaggio politico e civile.