10 ARRESTI, E ALTRI 17 INDAGATI. “Truffa” allo Stato per il lavoro interinale. La mente presa con i soldi nello zaino verso Dubai

26 Marzo 2019 - 14:50

CASERTA  – La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di dieci persone (3 in carcere e 7 agli arresti domiciliari), che si ipotizza siano coinvolti in un’associazione per delinquere finalizzata alla FRODE fiscale. Il danno provocato all’Erario ammonterebbe a oltre 70 milioni di euro. Le indagini sono scaturite da una verifica fiscale eseguita dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Accertamento – nei confronti della “ALMA S.p.a.”, societa’ operante nella fornitura di lavoro temporaneo. E’ stato scoperto un sofisticato e imponente sistema per frodare il Fisco attraverso il meccanismo delle indebite compensazioni d’imposta. La compensazione tributaria consiste nella possibilita’ riconosciuta al contribuente che vanta un credito nei confronti dell’Erario di utilizzarlo per il pagamento di eventuali debiti nei confronti dello stesso. Le persone indagate sono complessivamente 27, tra cui 3 consulenti fiscali napoletani in stretto rapporto con i principali imprenditori coinvolti, Francesco Barbarino, 49 anni e Luigi Scavone, 45 anni.

Questi ultimi avrebbero gestito, tramite prestanomi compiacenti, oltre 30 compagini societarie con 17.000 dipendenti e un fatturato di circa 400 milioni di euro. Il fulcro di questo gruppo societario sarebbe stato individuato nella holding “ALTEA S.r.l. Il provvedimento odierno, oltre le misure personali prevede il sequestro preventivo delle disponibilita’ finanziarie nei confronti di 32 societa’ e, per equivalente, dei beni patrimoniali riconducibili ai 27 indagati, per un ammontare complessivo pari a oltre 70 milioni di euro. In particolare, oltre alle disponibilita’ finanziarie sui conti bancari di societa’ e indagati, si stanno sottoponendo a sequestro anche immobili di pregio nelle province di Bergamo, Salerno, Cagliari, Reggio Emilia, Napoli, Caserta, Vibo Valentia, nonche’ due ville, a Capri e Sperlonga, quote societarie e autovetture di grossa cilindrata intestate agli indagati.

Il sequestro preventivo per equivalente per oltre 70 milioni di euro e’ stato disposto nei confronti sia delle 32 societa’ sia per i beni riconducibili ai 27 indagati, e ha interessato conti bancari e immobili tra Bergamo, Salerno, Cagliari, Reggio Emilia, Napoli, Caserta, e Vibo Valentia, nonche’ due ville, una Capri e una a Sperlonga, ma anche quote societarie e vetture di grossa cilindrata. In carcere, oltre a Barberino e Scavone, amministratori di fatto del gruppo Alma, anche Francesco Marconi, rappresentante legale della Spa e di societa’ del gruppo. Agli arresti domiciliari il direttore di amministrazione della Alma, un consulente del lavoro, prestanome delle societa’ cartiere e un consulente fiscale.