118, nuovo scandalo: mancano due medici nelle ambulanze e muoiono due persone in codice rosso. Blitz dei Carabinieri nella centrale operativa di Caserta
8 Luglio 2020 - 17:19
MONDRAGONE – Quando noi scriviamo articoli e formuliamo denunce, capita puntualmente che la maggior parte delle reazioni siano negative.
Sapete perché? Perché il 75% della popolazione di questa provincia ha la coscienza sporca e, avendo fatto trastole e trastoline di ogni genere, avendo violato le regole dieci volte in un giorno, ha bisogno di autoassolversi e dunque, di fronte alle denunce di Casertace, consuma il rito di una critica immotivata ma soprattutto mai argomentata.
Quanti articoli avete letto negli ultimi due mesi sulle catastrofiche carenze di cui soffre il 118 di Caserta?
Almeno cinque o sei. Quelli con la coscienza sporca, per continuare ad eludere il confronto con la verità, hanno sempre cercato in quegli articoli una seconda, se non una terza, verità.
Qui funziona così: tu sostieni una tesi. Non c’entra un tubo con quello che è l’obiettivo per cui tu la esponi.
Ma perché loro vivono così.
Immersi irreversibilmente tra un mare di vizi privati ed edulcorati con l’esercizio stabile della cultura dell’apparenza, di quelle pubbliche virtù che sarebbero tali solo perché vengono asserite in una forma di perbenismo tra i più arretrati, vero segno della minorità culturale di questa terra.
Scrivemmo quegli articoli perché volevamo anche dare un contributo costruttivo affinché il problema, che ormai va incancrenendosi, della carenza di personale, che si fonde con la ormai consueta inaffidabilità e inadempienza dei centri di primo soccorso dei vari ospedali Asl, potesse trovare un minimo di compensazione, non avendo mai pensato – quando li scrivevamo – di arrivare a una soluzione.
Abbiamo appurato che ieri sera, nell’area di Mondragone, sono state inviate due ambulanze per fronteggiare dei codici rossi, cioè situazioni molto gravi in cui era già evidente a monte che ci fossero persone in pericolo di vita.
A bordo c’erano l’autista, gli infermieri (martiri della Misericordia) ma mancavano i medici che, per effetto dell’ultimo contratto stipulato tra l’Asl e la citata Misericordia, non sono più messi a disposizione dalla istituzione pubblica, bensì dal privato erogatore dei servizi.
Entrambe le persone soccorse sono decedute.
I congiunti di quelle che possiamo chiamare, senza mezzi termini, vittime di casi di malasanità, hanno immediatamente presentato denuncia, al punto che i Carabinieri, quelli del reparto territoriale di Mondragone da cui dipende la Compagnia, hanno sequestrato le registrazioni delle telefonate fatte alla sala operativa del 118 di Caserta, rimasta vergognosamente nella topaia in cui è sempre stata, in un’area dell’ospedale civile, in aperto tradimento con quello che l’Asl aveva avviato e che non ha mai completato per dotare questo cruciale servizio di un luogo fisico dignitoso dentro al quale operare.
Giustamente, il responsabile della centrale operativa ha presentato denuncia nei confronti di entrambi i medici che dovevano essere a bordo delle ambulanze e che, invece, non erano presenti.
Continueremo a seguire questa vicenda.