18ENNE UCCISO AL LIDO. Il questore dice no al funerale pubblico per Nicola e parte la protesta in strada

14 Giugno 2025 - 09:49

CASTEL VOLTURNO – Momenti di tensione a Napoli, dove familiari e amici di Nicola Mirti, il 18enne ucciso a coltellate domenica scorsa sulla spiaggia di Varcaturo, a Castel Volturno, da un coetaneo, Salvatore Sannino, si sono radunati ieri sera davanti alla Questura per protestare contro il divieto di funerali pubblici imposto dalle autorità.

Il gruppo di manifestanti, composto da circa cinquanta persone, ha temporaneamente bloccato il traffico in via Medina, esprimendo dolore e indignazione per una decisione ritenuta ingiusta. “Giustizia e funerali per Nicola”, hanno gridato i presenti, molti dei quali indossavano magliette con il volto del giovane. Diversi gli striscioni esposti, tra cui: “Eri la luce della nostra vita, continua ad esserlo” e “Masaniello vive”, in riferimento al soprannome con cui Nicola era conosciuto nel quartiere.

Secondo quanto riferito dai familiari, i funerali erano già stati programmati per domenica prossima nella chiesa di San Giovanni Battista a Marianella, quartiere dell’area nord di Napoli. I preparativi erano stati completati, compresi i manifesti funebri, ma nelle ultime ore sarebbe arrivato lo stop da parte delle autorità, probabilmente per motivi legati alla sicurezza e all’ordine pubblico. Sul posto è intervenuta la polizia in assetto di controllo, mantenendo la calma e monitorando la situazione senza scontri. Il clima resta comunque teso, alimentato dall’emozione di una comunità ancora scossa da una morte violenta e improvvisa.