19 MARZO. MICROSCOPIO CORONAVIRUS. Non ci sono più parole: De Luca sforna una tabella a un’ora dall’ultima e sputtana quella della Protezione Civile Nazionale

19 Marzo 2020 - 19:27

CASERTA (g.g.) – Ogni tragedia, ogni dramma contiene in sé, trattandosi di cose del genere umano qualche divagazione comica che ti strappa un sorriso seppur velocissimo e fuggevole.

Voi pensate che veramente noi ci divertiamo a metterci a contestare il governatore De Luca: assolutamente no. Anche perché questi articoli ci fanno perdere tempo. Eravamo rimasti ai 640 positivi complessivi alle 22:30 di ieri sera. Ritenevamo che questo dato fosse trasfuso finalmente nella tabella della Protezione Civile Nazionale che ieri è stata costretta, così come reso noto anche dai telegiornali, a non inserire i dati della Campania, rimanendo ad un remoto 460. Alle 17 di oggi, probabilmente con un’ora di ritardo rispetto alle intenzioni dell’uomo delle somme urgenze, il dirigente Italo

Giulivo, braccio sgangherato di De Luca a capo della Protezione Civile Regionale, ha diramato nuovi dati. Oltre a quelli provincia per provincia (358 in quella di Napoli, 94 in quella di Caserta, 92 a Salerno, 88 ad Avellino e 8 a Benevento, più 12 in attesa di verifica), è stato erogato un dato relativo alle ore 16 di 652 totali positivi (deceduti 17, guariti 30).

Uno pensa: vabbè, si saranno messi d’accordo e questi saranno anche i dati della PC Nazionale. Ti colleghi con Borrelli ed effettivamente tiri un sospiro di sollievo perché vedi il numero 652 tra i positivi totali della Campania. E allora che ci sta a fare De Luca? Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, l’unità di crisi regionale compie un autentico capolavoro e sceglie le ore 18 per diramare quasi sadicamente un nuovo bollettino, ad un’ora di distanza dal precedente in cui, contemporaneamente, sputtana quello della Protezione Civile Nazionale.

Come dire: caro premier Conte tu stai indietro: gli efficienti (sarebbe meglio dire deficienti) siamo noi. Mentre all’Italia viene detto che i casi sono 642, qui, il governatore, che probabilmente non vuole perdere l’attenzione su di sé, ne dichiara 698, cioè 46 in più rispetto a quelli certificati dalla PC Nazionale.

Che dire? E che dobbiamo dire. Queste cose vengono sottovalutate, anzi non considerate dalla gente che non si rende conto che ci troviamo davanti a fatti sintomatici di un carattere inaffidabile, votato al superego, ormai degenerato verso il narcisismo.

E allora ci tocca: ospedale Cotugno 142 tamponi, di cui 27 risultati positivi; ospedale Ruggi d’Aragona, 66 tamponi di cui 19 risultati positivi. Totali positivi di oggi: 57 (che poi sarebbero 11 del Ruggi arrivati in nottata + 19 della sessione pomeridiana dello stesso ospedale + 27 del Cotugno).

Ora, diteci voi se si capisce un tubo, tenendo conto del fatto che mancando i dati dell’ospedale di Caserta, di quello di Avellino, del Policlinico e del San Paolo di Fuorigrotta, ci dobbiamo aspettare un nuovo bollettino alle 22:30.

Uno mo’ può dirci: che vi frega, l’importante sapere i dati e non chi li inserisce.

Piccolini, sapete che l’analisi dei trend è decisiva per capire per quanto tempo ancora dovete restare tappati in casa? Non lo sapete. E allora ve lo diciamo noi. E questo modo disordinato, disorganico di fornire i dati finisce per diventare paradossalmente disinformazione e non informazione. Così facendo non si riuscirà mai a capire quanti casi in più ci sono stati nell’arco delle ultime 24 ore, in confronto alle precedenti, che è la cosa principale che gli epidemiologi vogliono sapere.

Concludendo quest’ennesimo faticosissimo articolo, vi segnaliamo (per dovere di cronaca, per quello che contano) i dati scorporati di oggi, che si riferiscono però ai 652 positivi complessivi dichiarati dal De Luca alle 17, poi (s)dichiarati da De Luca alle 18 e pubblicati invece sempre alle 18 dalla Protezione Civile Nazionale.

213 sono, anzi, erano i ricoverati con sintomi. Per fare un esempio, in questa cifra è compreso anche Nicola Caputo, in ospedale perché riteniamo abbia sintomi leggeri per i quali non serve la terapia intensiva e, a proposito di terapia intensiva, sono 36 quelli che vi stazionano in questo momento, mentre ben 356 sono in semplice isolamento domiciliare in quanto, sostanzialmente non stanno bene, benino. Il totale degli attualmente positivi, o meglio, dei positivi a stamattina è di 605. 30 i guariti e 17 i deceduti3544 erano i tamponi effettuati stamattina che, nonostante l’utilizzo di altri ospedali oltre al Cotugno, sono ancora tra i più bassi d’Italia, minori di aree, come ad esempio quello della Provincia autonoma di Trento, che dichiara meno casi complessivi rispetto alla Campania. Rimane grande il divario con il Lazio, che con un numero di positivi di circa 170 unità superiore rispetto alla Campania ha fatto quasi 8000 tamponi in più.

Il governatore del Veneto Zaia l’ha detto e lo sta anche facendo, visto che i suoi 3484 casi vengono fuori da ben 44658 tamponi, poco più di 6500 in meno dei 52244 fatti in Lombardia, che hanno prodotti 19884 casi totali.

+++ I DATI DELLA CAMPANIA DELLE 17, DELLE 18 E QUELLA DELLA PROTEZIONE CIVILE +++

 

I dati della Protezione Civile del 19 marzo