E ‘mo che è ‘sta puttanata del Pronto soccorso covid a Maddaloni? Fratacchiò, ma tu vuoi prenderci davvero per il culo?
17 Giugno 2020 - 15:51
Mentre questi all’Asl perdono tempo, di notte, soprattutto nel fine settimana, non c’è uno che sia uno di pronto soccorso tra Caserta, Marcianise e Aversa agibile. Se sei un codice giallo, fai una notte di turismo in ambulanza
MADDALONI (g.g.) – Non possiamo stabilire, al momento, a cosa si riferisca esattamente il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli quando afferma, dando spazio mediatico alla protesta di un padre maddalonese che non ha potuto far soccorrere suo figlio ferito alla testa, che lunedì scorso, 15 giugno, si sarebbe dovuto riaprire il Pronto soccorso dell’ospedale di Maddaloni. I nostri lettori più affezionati sanno bene che cosa cazzo ci siamo fidati di combinare durante il periodo del lockdown, sanno bene quanti articoli, tra 300 e 400, abbiamo dedicato a questa grande emergenza sanitaria. Non solo alle questioni locali, ma allargando lo spettro a quelle regionali e anche nazionali. Dunque, più di noi non dovrebbe sapere nessuno per quanto riguarda l’organizzazione, o meglio, la disorganizzazione, dei servizi sanitari locali. Eppure, questi dell’Asl caserta sono stati capaci di confondere le idee finanche a noi. Per cui, oggi non vi sappiamo dire realmente se
La realtà è un’altra. La sanità a Caserta è una mastodontica cacca. Se di venerdì o di sabato sera avviene un incidente stradale, come avvenuto questo sabato sull’Appia, all’altezza di Casapulla, il ferito rischia di crepare perché il 118 non sa dove portarlo: il pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo è saturo che più saturo non si può. E nove volte su dieci, ad un triage di codice giallo risponderà picche. Se il malcapitato lo porterai al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, lì manca anche il personale per pulire i cessi, così come hanno denunciato quelli del comitato costituitosi nelle ultime settimane e che ha già raccolto numerose firme.
Ehhh, che fai? Ti avventuri verso il Moscati di Aversa? Dove magari rischi di prenderti una sprangata contro l’ambulanza o di essere abbandonato dagli infermieri in fuga, di fronte ad un’aggressione o una rissa di genitori o parenti di ragazzotti vivaci e che in puro stile british chiedono ai medici del pronto soccorso aversano di prestar le dovute cure ai propri pargoli. E allora tenti con Marcianise? Ci vuoi tentare sul serio? Vacci e vedi cosa ti rispondono. Se sei sopravvissuto fino a quel punto, chiami i carabinieri e magari una soluzione questi te la trovano.
Altro che chiacchiere, Borrelli, lei di questo dovrebbe occuparsi e non di cercare sempre la storia ad effetto che va bene indifferentemente al tiggì e al cinematografo, con cui farsi pubblicità personale.
Comunque, promettiamo ai nostri lettori di dare una risposta certa e definitiva a quest’altro mistero del Pronto soccorso attivato da Fratacchione nel Paese del Covid.