Meteora esplode in cielo. Avvistata anche da CASERTA

9 Novembre 2020 - 14:00

CASERTA –  Un frammento di cometa e’ esploso a 38 chilometri di altezza sulla costa adriatica, sulla zona di Civitanova Marche, generando una brillante meteora. Molti gli avvistamenti dal Veneto, al Lazio fino alla Basilicata: la sua traiettoria e’ stata ricostruita dal programma Prisma, la rete italiana di camere per l’osservazione di meteore brillanti al quale partecipano ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e di molte universita’, astrofili e Osservatori Astronomici e Meteorologici regionali e locali. Sul sito di Prisma sono arrivate oltre 40 testimonianze da Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Toscana, Campania e Basilicata, mentre due stazioni di Prisma, di Caserta e

di Civitanova Marche, hanno ripreso in diretta la luminosa meteora il 6 novembre scorso alle ore 17:46.

Il bolide era bianco nelle fasi iniziali ed e’ virato al colore arancione durante la disintegrazione finale. Le informazioni raccolte dalle telecamere di Prisma indicano che non vi sono frammenti sopravvissuti all’impatto con l’atmosfera. I dati hanno permesso inoltre di ricostruire sia la traiettoria che l’orbita originale dell’oggetto celeste, mostrando che l’orbita e’ compatibile con quella di una cometa.

L’origine cometaria e’ inoltre compatibile anche con la fragilita’ dell’oggetto: pur essendo entrato in atmosfera a velocita’ moderata, non e’ sopravvissuto alla caduta. Secondo i dati di Prisma il bolide ha seguito una traiettoria da Sud-Est verso Nord-Ovest, inclinata di circa 41 gradi rispetto alla superficie terrestre, muovendosi dal mare Adriatico verso la costa marchigiana. Le telecamere di Prisma hanno iniziato a riprendere l’evento quando il bolide era a 69 chilometri di quota. L’ingresso in atmosfera e’ avvenuto con una velocita’ di 16,5 chilometri al secondo e, dopo avere percorso circa 47 chilometri in poco piu’ di 4 secondi, si e’ estinto a 38 chilometri d’altezza, nell’area di Civitanova Marche, quando si muoveva a 8 chilometri al secondo. Il rallentamento di velocita’ registrato dalle telecamere, spiegano gli esperti di Prisma, e’ dovuto alla ‘frenata’ causata dall’attrito con l’atmosfera.