LIVE DAL TRIBUNALE. Nicola Schiavone sta raccontando: “Controllavo le scommesse sportive in parte dell’Emilia, dopo l’accordo stretto con la ‘ndrangheta e la mafia siciliana”

8 Aprile 2021 - 11:54

CASAL DI PRINCIPE – Sono tempi complicati per Nicola Schiavone, impegnato da testimone in decine e decine di processi con una frequenza finanche più serrata di quella di un tour estivo di un cantante pop del momento. Stamattina è comparso per l’ennesima volta in video conferenza al cospetto della Terza penale, presidente Rugarli, rispondendo prima di tutto alle domande del cosiddetto esame postegli dal pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano, relativamente alle vicende riguardanti l’attività del clan dei casalesi nel settore delle sale giochi ma soprattutto delle scommesse sportive.

“Un’attività – ha dichiarato Nicola Schiavone – che in Emilia Romagna, soprattutto nella zona di Modena, noi condividevamo con i calabresi e i siciliani, cioè con la ‘ndrangheta e la mafia“.

Sarebbe stato, a suo dire, proprio lui in persona a gestire le sale da gioco. La testimonianza di Nicola Schiavone sta proseguendo in questi minuti con il cosiddetto controesame durante il quale il teste, che, ricordiamo è stato citato nel processo dall’accusa, in modo da rafforzare gli elementi a carico degli imputati, dovrà rispondere alle domande dei difensori.

Nel processo sono impegnati gli avvocati Paolo Caterino, Vignola, Mangazzo, Ricciardi, Pagliano e altri.