Cane impiccato a un albero a MARCIANISE. Giusy Foglia: “Opera di bulletti che si annoiano. La città si indigni”

19 Aprile 2021 - 17:35

MARCIANISE – Gli uomini del comando di Polizia Municipale di Marcianise stanno indagando sull’orribile scoperta fatta ieri, domenica mattina, nelle campagne della località Airola di Marcianise: un cane impiccato a un albero.
Si lavora per individuare il responsabile (o i responsabili) di un crimine che l’intera cittadinanza ha, fin da subito, condannato strenuamente.
Giusy Foglia, attivista per gli animali e titolare del Rifugio “Fido Amico mio”, ipotizza, nello scritto che pubblichiamo integralmente di seguito, che possa essersi trattato di un gruppo di ragazzi di giovane età, i quali avrebbero compiuto l’insano gesto per noia o divertimento.
“Ti chiamerò cuore…
Hai pianto…ed eri terrorizzato quando ti hanno preso strattonandoti per mero divertimento. Ridevano ed erano fieri di loro stessi e solo in quel momento loro si sono sentiti duri e maschi. Sai cuore i falliti hanno bisogno di commettere questi gesti plateali e subdoli perché nella vita servono davvero a poco. Scarti umani…feccia…delinquenti…bulletti che si annoiano e che hanno bisogno di macchiarsi di sangue per sentirsi superuomini… Cuore hai pianto…hai pianto tanto ma nessuno ti ha ascoltato in quella campagna.
Io ti chiedo perdono perché non ero con te in quel momento…io non pubblicherò la tua foto o il video dove è visibile la crudeltà dei tuoi assassini perché è come ti stessero uccidendo per la seconda volta.
Con una freddezza agghiacciante hanno deciso che la tua vita doveva finire…mi chiedo perché ??? Mi chiedo quale mente umana possa macchiarsi di un atto così crudele e malvagio? Mi chiedo se fossero lucidi o in preda a qualche droga delle nuove generazioni…
Cosa cazzo avete provato quando cuore tremava dalla paura e lo avete afferrato con quelle mani luride per picchiarlo…strattonarlo ed ucciderlo…
Non esiste nulla di umano in ciò che avete fatto ed io spero con tutto il cuore che le vostre azioni di sangue si ripercuoteranno sui voi stessi ed è giusto che sia così.
Nei paesi dove la legalità è un concetto ben radicato al suo territorio e non una parola priva di senso come in queste terre dove imperversa l’odio…la delinquenza e l’indifferenza, chi sbaglia paga. Come mi aspetto che la classe politica tutta si indigni davanti a questo atto crudele che non ha giustificazione alcuna e che intervenga attraverso atti forti per ripristinare in questo paese un clima di convivenza civile, di rispetto e tolleranza verso qualsiasi forma vivente. Intervenga il sindaco…intervenga l’esecutivo!
E che Marcianise, quella sana, si indigni con tutta la forza che ha.
Io spero che tutte le associazioni che da anni sono attive sul territorio facciano fronte unico su questo gravissimo episodio in cui un cane di strada, un povero randagio che forse era alla ricerca di cibo o semplicemente di affetto è stato torturato ed impiccato ad un albero in aperta campagna dove nessuno avrebbe potuto aiutarlo e dove le sue urla, i suoi pianti si disperdevano in quei terreni lontano dalla vita cittadina.
Ciao cuore”