ASL RIDICOLA (Andate a lavorare sul serio). Ieri l’annuncio del vaccino per tutti, a mezzanotte la comica marcia indietro

3 Maggio 2021 - 11:01

E c’è anche chi al direttore generale, il casoriano Ferdinando Russo vuole dare la cittadinanza onoraria, proprio mentre questa azienda viene letteralmente travolta degli scandali giudiziari. Ma il primo cittadino di Teano Dino D’Andrea è un simpatico mattacchione, sperando che resti simpatico e non solo mattacchione

 

CASERTA(g.g.) Non dobbiamo esagerare con la riprovazione perchè i guai dell‘Asl di Caserta sono ben più gravi, addirittura disastrosi rispetto ad una incapacità, che a noi non sorprende, della sua disorganizzazione che ha portato ad annunciare, ieri sera, con l’amplificatore di quell’altro tipo strano che indossa, si fa per dire, la fascia tricolore al comune di Marcianise, che oggi, dalle 13 alle 23 sarebbe iniziata per la prima volta, riteniamo in Campania e forse addirittura in Italia, una vaccinazione free cioè praticata a chiunque si fosse presentato all’ospedale di Marcianise, munito di un documento di identità.

In effetti, si è saputo stamattina, che non è così e che questa vaccinazione senza iscrizione in piattaforma, sarà praticabile, con fiale solo AstraZeneca, solamente agli over 50. Inutile dire che ieri sera, nella rete, non si parlava che di questo. D’altronde si sa che l’argomento è di grandissimo impatto sociale. E perciò stamattina noi siamo qui a sottolineare l’ovvio e cioè che all’Asl di Caserta non sono all’altezza di svolgere le proprie funzioni di unità di crisi contro il coronavirus.

O meglio, siamo qui a scriverlo per la 140esima volta a partire dalla fatidica data del 10 marzo 2020. E qual è la novità? Per CasertaCe e i suoi lettori si tratta di una ovvietà, ma c’è ancora qualcuno che si stupisce davanti a fatti del genere e che si mette ad obiettare di fronte ai nostri articoli censorei: “va bè, tutto sommato il sistema sta funzionando, seppur non in maniera eccezionalmente efficiente, voi di CasertaCe sempre lì a cercare il pelo nell’uovo.

Il pelo nell’uovo ve lo mostreremo quando faremo i conti economici di quanto costi al cittadino contribuente tutta la squadriglia che l’Asl ha messo in campo per gestire i servizi relativi alla pandemia. Quando leggerete cifre iperboliche nell’ordine di milioni e milioni di euro (roba che se donata alla ricerca, magari fra 6 mesi abbiamo un vaccino in pillole e ce lo prendiamo la sera dopo cena), vi metterete le mani nei capelli.

E ci sarebbe pure mancato che con decine e decine di persone dedicate solo a questa causa, le cose non fossero andate in maniera quantomeno passabile! Ma sappiate bene che la Campania, compresa la provincia di Caserta, oggi è una delle pochissime regioni il cui tasso di positività è ancora attorno al 10% e solo grazie alla nostra struttura demografica più leggera rispetto all’incidenza della terza età, che i morti, pur attestandosi su cifre importanti, non sono diventati autentica strage. Perchè la filiera è unica: un governatore che parla solo e, per parlare e pavoneggiarsi, per propinar spavalderie e offensiva sufficienza, non ha mai seriamente applicato la regola del fare, del misurare se stesso con risultati oggettivi o quantomeno controllabili dall’opinione pubblica.

Comunque, ripetiamo tutto sommato questo ennesimo flop organizzativo dell’Asl di Caserta, il suo ridicolo comunicato stampa del pomeriggio di ieri in cui veniva affermato espressamente che nella vaccinazione di oggi non ci sarebbero stati discrimini anagrafici e dunque sarebbe stata praticata a tutti, è veramente nulla rispetto a quello che leggiamo ogni giorno sulle ordinanze dell’autorità giudiziaria che non spiegano solamente perchè hanno dovuto arrestare alti dirigenti, impiegati, non spiegano solo perchè il 118 di Caserta è stato gestito per 20 anni in maniera criminale da una falsa associazione di volontariato ma spiega soprattutto che questo sistema ha potuto rafforzarsi, alimentarsi grazie ad una indiscutibile disattenzione di tutti i vertici direzionali.

Una disattenzione troppo grande, troppo diffusa che ha prodotto zero denunce, zero procedimenti amministrativi, per essere considerata solo fatto di negligenza, di culpa in vigilando e non una connivenza vera e propria. L’Asl di Caserta è stata, ed è ancora oggi, per molti versi, una cloaca. Dentro vi operano, infatti, tantissime persone che hanno compiuto reati e che fino ad ora l’hanno fatta franca, come si evince chiaramente dall’ordinanza-Carizzone, se uno la legge con la dovuta attenzione e con una testa in cui abiti anche qualche cognizione di causa.

Abbiamo letto ieri che il sindaco di Teano, quel simpatico mattacchione di Dino D’Andrea, vorrebbe dare la cittadinanza onoraria al direttore generale Ferdinando Russo. Va bè, la prendiamo come una simpatica boutade. Perchè in caso contrario, amico sindaco, devi assolutamente curare il tuo stress con un periodo di riposo, altrimenti per te ci vorrà un Tso.