Pugile ucciso a 18 anni. “Chiediamo una condanna esemplare, non è una “ragazzata” ma un omicidio”

2 Settembre 2021 - 10:11

Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo del 19enne di Caivano accusato dell’omicidio volontario aggravato dai futili motivi di Gennaro Leone, il pugile 18enne ucciso a Caserta durante una lite scoppiata la notte di sabato 29 agosto.

Il 19enne, per il quale è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha provato a chiedere scusa: “Sono dispiaciuto per quanto successo e chiedo scusa alla famiglia di Gennaro. Non avevo alcuna intenzione di ucciderlo“.

Le scuse di certo non bastano, anzi hanno pochissimo significato. Qui non si tratta di una ‘ragazzata’ ma di un omicidio ed il fatto che si sia arrivati ad accoltellare una persona per una lite, generata da futili motivi, dimostra quando per questa gente la vita non abbia alcun valore. Chiediamo, pretendiamo, una condanna esemplare e severa, cioè giusta, perché solo attraverso la certezza della pena si può reprimere il fenomeno della violenza tra i giovani che sta trasformando sempre più la movida, la socialità, in qualcosa di orribile, pericoloso e preoccupante. Servono controlli serrati, punizioni severe e rieducazione.

-ha affermato il Consigliere Regionale di Europa verde Francesco Emilio Borrelli.