ELEZIONI PROVINCIALI Antonio Mirra lancia la sfida a Magliocca e Giaquinto. De Luca jr benedice la sua candidatura: “Il Pd è compatto, amplieremo l’area del consenso”

20 Novembre 2021 - 16:25

Sindaci e amministratori del Partito democratico alla conferenza stampa che ha ufficializzato la candidatura alla presidenza dell’Ente: presenti anche Romolo Vignola e Dino Fusco, assenti i neo eletti del Pd del capoluogo

 

 

CASERTA (rita sparago) “La nostra idea di Provincia è assolutamente in antitesi rispetto a ciò che è stata negli ultimi anni. Noi vogliamo una Provincia che si apra ai territori. La continuità, a differenza di chi dice altro, non è un dogma in politica. Questa istituzione, basta chiederlo ai cittadini, è del tutto sconosciuta. Come sconosciuto è il nome del presidente uscente. “Un presidente per 104 Comuni” è il mio slogan per questa campagna elettorale, perché è ciò che intendo essere, dando ascolto e voce a tutti i sindaci del Casertano”.

Si è presentato così Antonio Mirra, candidato alla presidenza della Provincia di Caserta, al parterre di amministratori del Partito democratico di Terra di Lavoro, in occasione dell’ufficializzazione della sua discesa in campo. Il sindaco di Santa Maria Capua Vetere, che appena un mese e mezzo fa è stato rieletto a furor di popolo nella città del Foro, sfiderà, il prossimo 18 dicembre, gli altri due candidati Giorgio Magliocca per il raggruppamento centrista formato da Noi Campani, Moderati e Italia Viva, e Stefano

Giaquinto per la coalizione di centrodestra. Saranno loro i protagonisti di una campagna elettorale certamente anomala, quale è quella per il rinnovo dell’Ente di secondo livello di Terra di Lavoro. Ricordiamo, infatti, che a votare saranno solamente i consiglieri comunali ed i sindaci del Casertano in carica dal 13 novembre scorso (Caserta è rientrata sul filo di lana a causa del “disastro” provocato dai marchiani errori dell’Ufficio centrale elettorale, mentre sindaco e consiglieri di Orta di Atella non potranno votare perché proclamati dopo tale data). Mirra ha lanciato il guanto di sfida ai suoi competitor ed, in modo particolare al presidente uscente Giorgio Magliocca che sarà sostenuto dal raggruppamento centrista che cinquanta giorni fa (ma all’epoca ancora esisteva una coalizione di centrosinistra), unitamente al Pd, lo ha portato alla rielezione a sindaco.

Nella sala conferenza dell’hotel Europa a sostenere Mirra c’erano stamattina il vice capogruppo alla Camera, Piero De Luca, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, il segretario provinciale del Pd Emiddio Cimmino, gli ex parlamentari Camilla Sgambato e Stefano Graziano, la deputata dei Cinque Stelle Margherita Del Sesto. Molti anche i sindaci: il primo cittadino di Caserta Carlo Marino, quello di Sessa Aurunca Lorenzo Di Iorio, il sindaco di Macerata Campania, il primo cittadino di Portico Giuseppe Oliviero, quello di Pietramelara Pasquale Di Fruscio. Tanti anche i sindaci dell’Alto casertano: Letino, Raviscanina, Baia e Latina, Pratella.  Presenti poi i consiglieri comunali di Marcianise Dario Abbate Pinuccio Moretta, la vice sindaca di Santa Maria Capua Vetere Rosida Baia, i consiglieri comunali di Aversa Eugenia D’Angelo Danzi.

Per la città capoluogo da evidenziare anche la presenza di Romolo Vignola, candidato sindaco sostenuto da tre liste civiche ed oggi consigliere comunale all’apparenza di opposizione, e Dino Fusco, neo eletto nella lista Speranza per Caserta. Assenti, invece, tutti i consiglieri comunali del Pd del capoluogo, ovvero Gianni Comunale, Andrea Boccagna, Roberta Greco e Matteo Donisi.

Sulla questione del dissenso interno al partito creatasi dopo la sua designazione, Antonio Mirra ha sottolineato poi che “nel Pd esistono tante personalità di altissimo livello. Purtroppo, ogni volta che si sceglie, qualcuno resta deluso. Io ho parlato sia con Marcello De Rosa che con Vito Marotta e spero di convincerli che dobbiamo essere uniti. Io non ho tessere di partito – ha ricordato il sindaco sammaritano – ma certo è impensabile che il cosiddetto “grande centro” sia impegnato contro il fronte progressista che noi rappresentiamo. I consiglieri regionali devono stare a Napoli (chiaro il riferimento a Giovanni Zannini, ndr) non mettere i carri armati nei nostri Comuni per far crollare i campanili. Il cosiddetto centro moderato ha già promesso 30 assessora provinciali – attualmente non esistono giunte negli enti di secondo livello – e almeno sei vice presidenti”.

“Il Partito democratico oggi è qui compatto a sostegno di Mirra – ha, infine, chiuso la conferenza stampa il vice capogruppo alla Camera, Piero De Luca – .C’è stato un tentativo di sintesi che non è riuscito con i rappresentanti del centro moderato, purtroppo, perché parliamo di elezioni di secondo livello. Cercheremo, e Antonio Mirra è già impegnato anche in questo, di ampliare l’area del consenso. Siamo consapevoli di poter vincere la battaglia”.