MONDRAGONE. Minacce ad alcuni suoi sottoposti, condannato il comandante della Municipale Bonuglia

13 Gennaio 2022 - 20:23

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Nell’occhio del ciclone ancora una volta il Comandante della Polizia Municipale di Mondragone David Bonuglia, salito agli onori della cronaca locale per la vicenda legata al contestatissimo appartamentino, in cui ancora oggi soggiorna, ricavato abusivamente all’interno del Comando da locali destinati ad uso diverso.

Martedi’ 11 gennaio 2022, il Giudice di Pace del tribunale di Tivoli, Carla Rufini, ha condannato per minacce il Comandante Bonuglia, che dovrà pagare altresì 900 euro per le spese di costituzione a processo delle vittime, in attesa che si apra il nuovo fronte giudiziario. Fatti accaduti nel 2016 quando guidava i caschi bianchi di Subiaco, e quando in una occasione minaccio’ alcuni suoi sottoposti, effettuando una telefonata dalla sua utenza, all’utenza telefonica di uno dei tre agenti, proferendo le seguenti espressioni: “Ora ci saranno problemi  … tanto io vi inculo a voi e alla procura di Tivoli“, così come riportato dalla testata online “Suby News”.

La telefonata arrivo’ dopo la deposizione in procura del Maresciallo e dei suoi due colleghi in merito ad una attività investigativa svolta da Bonuglia, che riguardava un Vigile accusato di essersi fermato durante le ore di servizio, in un negozio per misurare un capo di abbigliamento. Il fatto specifico, riportato dai media locali, nonostante il Comandante avesse chiesto il massimo riserbo, indusse i tre uomini della Municipale a recarsi in Procura per spontanee dichiarazioni spinti dal timore di poter essere accusati della fuga di notizie.

Di certo Bonuglia non se la sta passando bene neppure sul territorio mondragonese essendo stato protagonista più volte di atteggiamenti e comportamenti poco chiari e da noi raccontati, come quando assieme ad altri due agenti in servizio venne beccato in una nota pizzeria in cui sosto’ per oltre due ore. Non si è mai saputo se i tre “amici” e colleghi quella sera fossero realmente in servizio oppure no. Nemmeno il Primo Cittadino Virgilio Pacifico ha mai voluto dire la sua rifiutando anche una nostra intervista. Se la risposta fosse sì, allora bisognava ragionare sui contenuti di un’eventuale azione di ordine pubblico o di polizia giudiziaria che con un po’ di boccali di birra, probabilmente sarebbe uscita meglio. Se fosse stato no, bisognava capire il perché di un’auto di servizio utilizzata per lo spostamento privato, parcheggiata all’esterno del locale. Probabilmente in futuro ne vedremo ancora delle belle.