Il sindaco Marcello De Rosa accusa don Barone: “Mise incinta una ragazza e la costrinse ad abortire”
13 Giugno 2018 - 10:33
CASAPESENNA – Sarà sicuramente un processo molto interessante quello a carico del prete pseudo esorcista e latin lover.
L’indagine, infatti, ha fatto molti passi in avanti ed oggi cominciano ad uscire delle nuove rivelazioni e testimoni a sorpresa. Sicuramente lo è il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, il quale in un interrogatorio di marzo scorso, ha dichiarato che, 10 anni fa, don Michele Barone avrebbe messa incinta una ragazza, constringendola, poi, attraverso minacce di affiliati al clan Zagaria (Michele Barone oggi pentito è cugino diretto del sacerdote), a sottoporsi all’aborto.
Marcello De Rosa aggiunge che don Michele, a quel punto si allontanò da Casapesenna per 5 anni durante i quali risiedette a Roma per poi far ritorno, ad acque evidentemente placate, a Casapesenna. Particolarmente importante: Marcello De Rosa dichiara di non conoscere il nome della ragazza. Per cui probabilmente ha acquisito questa storia da altre persone che gliel’hanno raccontata non con tutti i particolari.
Questa circostanza diventa importante perchè va a coniugarsi con la testimonianza di una ragazza oggi 30enne la quale afferma di aver avuto una intensa relazione con don Michele Barone senza però far nessun cenno, anzi, escludendolo, ad una gravidanza e un successivo aborto. Per cui non è assolutamente detto che si tratti della stessa ragazza.
Su queste due testimonianze se ne innesta una terza: quella del già citato collaboratore di giustizia Michele Barone, cugino diretto del sacerdote. Le sue parole ribaltano quelle di Marcello De Rosa perchè il camorrista afferma che non ci furono minacce nei confronti della ragazza ma ad essere picchiato fu proprio don Michele.