Spaventoso & vergognoso: più di 130mila casertani su 950mila “ristorati” dal Reddito di Cittadinanza (DATI INPS). Provincia parassita: gli Zannini, i Carlo Marino, i Graziano la normale e inevitabile conseguenza

20 Febbraio 2022 - 12:00

CASERTA (G.G.) – I dati Youtrend, lavorati direttamente dalle cifre fornite dall’Inps, non lasciano adito a dubbi: quella di Caserta è tra le province più assistite d’Italia.

Qui da noi quasi il 14%, precisamente il 13,8% della popolazione residente, è percettore di reddito di cittadinanza o di pensione di cittadinanza.

Su 950mila residenti ufficiali, in 120mila hanno percepito, a diverso titolo e in diversa misura, i soldi previsti da un provvedimento, che ha fatto discutere e continua a fare discutere per le sue numerose e profondissime zone d’ombra che si manifestano ogni giorno in una cronaca che moltiplica i suoi casi vergognosi di rapinatori, spacciatori, specialisti del lavoro nero contemporaneamente percettori degli assegni di assistenza.

I 120mila casertani coinvolti costituiscono una cifra comprendente i componenti dei nuclei familiari che beneficiano dell’assegno.

Considerando però che l’Inps segnala “la famiglia monopersonale” come il cluster più denso, si può ben intendere che a Caserta e provincia sono decine di migliaia i redditi e le pensioni di cittadinanza erogati. Incredibile ma vero, la nostra provincia è la quarta d’Italia, preceduta solo dalla confinante area metropolitana di Napoli, che si issa in testa con il 16,1%, seguita dalla siciliana Palermo con il 15,6%, la calabrese Crotone con il 14,9%. La sua quarta posizione, Caserta la condivide con Catania, anch’essa attestata al 13,8 per cento. Inutile dire che il reddito di cittadinanza è sostanzialmente impercettibile nelle aree del Nord, con il dato estremo delle province trentine, addirittura allo 0,9%, cioè un quattordicesimo rispetto alla cifra dei componenti di nuclei familiari toccati da questa particolarissima erogazione operata dallo Stato per Caserta e provincia.

Siccome noi sappiamo bene, perché lo raccontiamo ogni giorni, quanti casertani rubano letteralmente questi soldi, rifiutando posti di lavoro ufficialmente proposti e godendo di inquietanti connivenze negli Uffici di Collocamento, non si possono disgiungere questi dati dall’attitudine politico – elettorale, che, naturalmente, conseguenzialmente, produce soggetti alla Giovanni Zannini, alla Carlo Marino, alla Stefano Graziano, eccetera.

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