Zannini sotto attacco di un pregiudicato? Siamo seri e leggete un’altra prova: San Cipriano e Sparanise “sposati” nel super Comune

17 Aprile 2022 - 19:46

SAN CIPRIANO D’AVERSA/ SPARANISE(Gianluigi Guarino)  L’amica e collega Marilena Natale ha provveduto a rispondere, e l’ha fatto molto meglio di quanto non avrei fatto io,  alla sortita del consigliere regionale Giovanni Zannini, il quale, bontà sua pubblicando una querela presentata nei miei confronti, come se fosse una novità e non invece una roba già piuttosto datata, di cui, per giunta, CasertaCe, ha già dato notizia in più di un articolo pubblicato recentemente mi ha anche dato del pregiudicato, senza incontrare una mia immediata replica, nonostante il sottoscritto abbia ancora oggi, nonostante il cammino dell’età, un caratterino non certo placidissimo che lo porta a reagire e a replicare a strettissimo giro di tempo a robe come quella scritta da Zannini.

Non ho risposto perchè il rapporto tra me e Zannini non ha segreti e sono centinaia le persone che  potranno smentire totalmente anche quello che ha scritto a riscontro dei rilievi posti dalla collega Natale,  sono centinai quelle eventualmente potranno  testimoniare sul fatto che da signor nessuno, da semplice figlio del professore Michele Zannini lui è diventato qualcuno in politica solo ed esclusivamente in quanto ha avuto l’abilità di manipolare l’ingenuità mia e di CasertaCe, che, attraverso una delle proprie ormai proverbiali battaglie rusticane, di cappa, spada e idealità,  gli ha letteralmente consegnato le chiavi di Mondragone, come, ripetiamo, potrà ben confermare con vaste argomentazioni e con vasto materiale pubblicistico di archivio, una carovana di persone.

Per il resto, chi sia Zannini e chi sia il sottoscritto basta domandarlo ad un qualsiasi magistrato che opera in Campania, a un qualsiasi carabinieri, poliziotto o finanziere. E infine, se il sottoscritto per i motivi raccontati milioni di volte, per aver voluto testimoniare con una protesta non violenta l’assurdità del reato, da nazione dittatoriale, dell’omesso controllo dei direttori responsabili su articoli scritti da altri giornalisti, se il sottoscritto, per anni e anni ha deciso, in scienza e coscienza e per questo motivo, di non nominare neppure un avvocato, di declinare ogni invito di quelli   di ufficio, di non presentarsi e di non costituirsi in aula in decine di processi per il reato di omesso controllo, se il sottoscritto ha deciso di non presentare ricorso in Appello, facendo dunque passare direttamente in giudicato le condanne che volutamente ha scelto di subire, se tutto questo ha determinato la ugualmente voluta reclusione carceraria di 42 giorni, ottenuta dopo aver deciso di non ricorrere all’indulto nè all’istituto della continuazione del reato, che avrebbero impedito quella reclusione che rappresentava invece il fulcro della protesta non violenta, e se tutto questo significa essere tecnicamente un pregiudicato, sì, io sono un pregiudicato. Ma se io sono un pregiudicato e non lo sono tanti politici di questa provincia cioè gli esponenti della categoria a cui appartiene anche Giovanni Zannini, il quale ben conosce la mia storia e le mie scelte, vuol dire in tutta evidenza che siamo dentro una società malata. Detto questo e annunciando che ritorneremo su alcuni dei contenuti esposti dalla collega Marilena Natale nelle repliche che ovviamente Zannini non ha gradito visto che ha provveduto a  bloccare la stessa Natale perchè evidentemente aveva poco da replicare, veniamo ad un altro capitolo oggettivo, reale della vicenda che noi stiamo raccontando, puntata per puntata su questa rete strettissima di Comuni i quali si scambiano molte cose, a partire dai tecnici e proseguendo con molte influenze di dubbia legalità.

Zannini il quale contesta il fatto che esista una super riunione dei comuni guidata da lui stesso, dovrebbe spiegarci allora cosa ne pensa del fatto che la settimana scorsa il Comune di San Cipriano D’Aversa, quello amministrato dal sindaco Vincenzo Caterino, che lui, lo Zannini, ha messo a capo della Gisec e dunque di una parte sostanziosa della gestione operativa della filiera dei rifiuti in provincia di Caserta, e il Comune di Sparanise dello stra-indagato sindaco Salvatore Martiello, per altro sotto la lente d’ingrandimento di una Commissione di Accesso nominata dalla Prefettura hanno stretto un accordo e firmato una convenzione perchè San Cipriano possa attingere dall’ormai celeberrima graduatoria, frutto di un concorso fatto a Sparanise sul quale abbiamo scritto di tutto e di più negli ultimi giorni  per l’assunzione di due impiegati amministrativi nel settore contabilità del Comune di Sparanise.

A San Cipriano, invece, di impiegato anzi per la precisione, di istruttore amministrativo contabile cat C, trattamento economico C1,  ne serve, “solo” uno e manco a dirlo lo andrà ad attingere proprio dalla graduatoria di Sparanise, cioè  dalla graduatoria del comune amministrato da Salvatore Martiello, cioè del sindaco che Zannini aveva già nominato di fatto a capo della Gisec, dove poi è andato Vincenzo Caterino, in pratica sostituendolo di fatto sempre nell’ambito di quel meccanismo del super Comune, guidato da un super sindaco, cioè dallo stesso Zannini,  quando Martiello è stato colpito dall’avviso di garanzia noto.

Questi sono fatti e non chiacchiere.