LE FOTO AVERSA. Dopo 40 anni lascia per la pensione, il comandante Luigi Mosca
17 Giugno 2018 - 19:06
AVERSA (Lidia de Angelis) – Grande cerimonia in onore del Comandante della polizia penitenziaria, Luigi Mosca, che va in pensione. Si è tenuto nei giorni scorsi un elegante ricevimento nei locali esterni del Penitenziario Aversano per il pensionamento del Comandante Luigi Mosca. Dopo oltre 40 anni di onorato servizio, la storica guida del penitenziario lascia il suo ruolo non senza ripercorrere nel saluto, d’indirizzo e di ringraziamento agli intervenuti la lunga e luminosa carriera che lo hanno visto prestare servizio in tutta Italia. Nel suo discorso oltre ai ringraziamenti ai familiari, il Comm. Mosca ha ringraziato: S. E. Mons. Spinillo vescovo di Aversa, la dottoressa Giaquinto direttore del carcere, il dott. Villano comandante in capo sempre del penitenziario aversano, presente anche una rappresentanza della Provincia e del Comune di Aversa, il Generale Cagnazzo, il Cap. Com. dei Carabinieri di Aversa, il Com. della Polizia Locale Guarino, don Carlo Villano parroco della parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo di Aversa, al personale sanitario a quello amministrativo e logicamente a quello penitenziario oltre a tanti amici ed ex dipendenti accorsi per il fausto evento. Giuseppe Barbato esprime il suo pensiero per questo importante traguardo raggiunto dal Comandante: “Un ricordo mio personale all’amico trentennale Comm. Mosca non può non mancare col menzionare soltanto che a noi di Carinaro è stato sempre di supporto e disponibile per le varie cerimonie delle giornate della forze armate e nella commemorazione dei caduti di tutte le guerre; nelle celebrazioni di eventi come le feste di accoglienza al nostro Cardinale come pure nelle varie edizioni del premio a lui dedicato, ci ha sempre onorato della Sua gradita presenza. Grazie Commendatore Mosca, grazie di tutto: grazie per tutti questi anni di sincera amicizia e collaborazione, grazie ancora per la sua cordialità e soprattutto per la sua proverbiale disponibilità riconosciuta unanimemente da tutti. Si goda la giusta è meritata pensione…”