Il referente dei Casalesi è malato “ma può essere curato in carcere”
29 Maggio 2022 - 15:20
LUSCIANO – Antonio Oliva, 79 anni, referente del clan dei casalesi a Lusciano ha impugnato la decisione del Magistrato di Sorveglianza che aveva riesaminato la sua compatibilità con il carcere. I giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato la richiesta. L’uomo nel 2017 era stato ammesso dallo stesso magistrato ad espiare la pena ai domiciliari per motivi di salute. In sede di verifica però è emerso che Oliva può essere curato in carcere: di qui la decisione degli ermellini romani. La misura cautelare a suo carico terminerà nel 2040.