COMUNE DI CASERTA Incarico legale esterno di quasi 3.500 euro ma l’avvocato presenta in ritardo memorie e documenti. L’interrogazione di Donato Aspromonte

21 Luglio 2022 - 17:55

Il consigliere comunale di minoranza chiede chiarimenti: “Questo professionista è ancora nell’elenco dei legali di fiducia dell’Ente. Il Comune intende pagarlo?”

 

 

CASERTA Il Comune, si sa, è costretto a difendersi da decine di esposti e ricorsi, presentati da persone fisiche, giudiridiche, ecc. Pur avendo un legale dell’Ente, ovvero Lidia Gallo, spessissimo l’amministrazione cittadina decide di affidarsi a professionisti esterni all’Ente. Lo ha fatto, ad esempio, contro il ricorso presentato dall’avvocato Luigi Adinolfi che si è appellato al Tar contro il diniego di accesso civico illegittimamente frapposto dal segretario generale Salvatore Massi. Di questo ricorso al Tar, tra l’altro, Casertace si è già occupato in un precedente articolo (clikka e leggi),

pubblicando la sentenza del Tar che dà ragione all’avvocato Adinolfi e che ordina al Comune di Caserta di mettere a disposizione gli atti richiesti entro il 7 agosto prossimo.

Parallelamente a ciò, a protocollare oggi un’interrogazione consiliare sull’incarico legale esterno conferito per il procedimento di cui sopra, ci ha pensato il consigliere comunale di minoranza Donato Aspromonte.

Nella sua interrogazione, Aspromonte scrive: “Il segretario generale ha deciso di rivolgersi ad un avvocato esterno impegnando ben 3.342,78 euro di spese non imponibili, iva e cpa, con determina 679 del 21 aprile 2022. Il legale esterno incaricato, l’avvocato Pasquale Marotta, non nuovo a detti incarichi di fiducia del Comune, ha prodotto il 10 giugno 2022 memorie e documenti, in ritardo rispetto al termine perentorio previsto dall’art.87 del codice processuale amministrativo, con la conseguenza che detti atti non sono stati presi in considerazione dal Tar, ma stralciati su richiesta del ricorrente, con grave nocumento al prestigio e all’immagine del Comune che si avvale di legali che non rispettano i termini processuali. Nonostante il grave errore professionale – prosegue Aspromonte – il legale menzionato è tutt’ora nell’elenco dei legali di fiducia dell’ente”.

In poche parole non solo il Comune paga – quindi i casertani pagano – ma l’avvocato in questione non si degna neppure di presentare nei tempi previsti, gli atti dovuti. Per tale ragione Aspromonte interroga l’amministrazione e chiede “quali provvedimenti, anche di natura deontologica e professionale, il Comune intende prendere nei confronti di detto legale che ha sforato in maniera inspiegabile i termini processuali, compiendo un errore elementare e se il Comune intende, comunque, liquidare i compensi impegnati per detto legale, tenuto conto di questa tardività che determina anche responsabilità professionale per l’avvocato”.