CASERTA. Anno 2022: fuga da Forza Italia. Consiglieri comunali e amministratori lasciano e bocciano il duo Guida-Magliocca
14 Novembre 2022 - 16:20
Ultimo in ordine di tempo il consigliere comunale di Caserta Roberto Desiderio. Sabato scorso l’assemblea provinciale di un partito sull’orlo dell’estinzione.
CASERTA Sabato scorso l’assemblea provinciale di Forza Italia, ma la fuga dal partito di Berlusconi sembra inarrestabile. Il coordinatore regionale Fulvio Martusciello non può, ovviamente, fermare quello che sembra un vero e proprio esodo, iniziato con l’ex coordinatore provinciale ed ex parlamentare Carlo Sarro e che la scorsa settimana ha vissuto un altro, pesante congedo con gli ormai certi addii del consigliere regionale Massimo Grimaldi e di Stefano Caldoro che ha parlato di rapporti insanabili (clikka e leggi) .
Insomma, pare proprio che questo partito, in Terra di Lavoro, sia prossimo all’estinzione. Rimarrà, alla fine, solo il duo di Pignarienzo? Ci riferiamo, ovviamente, al presidente della Provincia Giorgio Magliocca ed al sindaco di Arienzo Giuseppe Guida, quest’ultimo formalmente leader provinciale degli azzurri. Eh sì, anche perché la scelta fatta da Sarro prima e da Grimaldi poi, ha fatto in modo che tanti altri amministratori e consiglieri comunali azzurri, decidessero di abbandonare un partito che, comunque, alle ultime elezioni politiche ha ottenuto un discreto risultato e che oggi è parte integrante, seppure minoritaria, del governo Meloni.
E’ evidente, quindi, che è in provincia di Caserta, in modo particolare, che qualcosa non va. E va sempre peggio anche se Guida, quasi quotidianamente, comunica alla stampa nomi di nuovi commissari cittadini che dovrebbero, secondo le intenzioni, rilanciare Fi a livello locale. L’emorragia è evidente ed all’assemblea di sabato, infatti, erano davvero pochi gli amministratori locali presenti. Oltre a Guida e Magliocca, il presidente Gianpaolo
Intanto, a margine di un incontro a Napoli, il leader regionale Martusciello ha dichiarato proprio oggi che “chi lascia senza dimettersi si comporta come un camorrista. Il trasformismo politico è il male assoluto”.