Trasparenza sugli atti amministrativi. Botta e risposta tra il sindaco Scoglio e i consiglieri di SiAmo TEANO

6 Dicembre 2022 - 11:05

TEANO (Pietro De Biasio) “Il Comune come una casa di vetro…opaco”, “una generale mancanza di trasparenza sembra stare alla base degli atti dell’Ente”, “l’amministrazione è sorda al grido di dolore che si solleva dai cittadini”, “la trasparenza non sembra in cima ai pensieri dell’amministrazione Scoglio, sebbene annoveri tra le sue fila un delegato alla trasparenza”: sono questi i termini con cui i consiglieri di opposizione del gruppo SiAmo Teano hanno condannato la mancanza di trasparenza dell’amministrazione comunale targata Scoglio. In particolare si legge nella nota stampa del gruppo di opposizione: “una generale mancanza di trasparenza sembra stare alla base degli atti dell’Ente, cui non sembra essere estraneo il malfunzionamento del sito internet del Comune: impossibilità o, comunque, grossa difficoltà, nel reperire atti, determine di pagamento pubblicate ed eliminate nell’arco della stessa giornata (magari dopo la pubblicazione di qualche articolo di stampa), determine pubblicate a distanza di mesi e mesi dall’esecuzione dei lavori cui si riferiscono”. Per l’opposizione le iniziative adottate dalla maggioranza andrebbero a discapito della collettività e continua il duro affondo: “eravamo consapevoli del fatto che svolgere il ruolo dell’opposizione non fosse facile, ma non ci aspettavamo che si lasciassero trascorrere mesi senza convocare il consiglio comunale, pur essendoci numerose interrogazioni cui evidentemente non si sa come rispondere”. (leggi

il comunicato stampa in calce). Il sindaco Giovanni Scoglio non ci sta e replica con un post su Facebook invitando i consiglieri di opposizione se “sono a conoscenza di illeciti commessi da me o da chiunque altro in questi primi mesi a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, in tutte le sedi che ritengono opportune”. “Ho letto alcune dichiarazioni dei Consiglieri Zarone F., Camasso, Cataldo e Zarone M., che sono gravissime poiché non provengono da persone comuni, bensì da amministratori di questa Città. Leggendo il contenuto di quanto dichiarato, chiunque non conosca le dinamiche amministrative potrebbe credere che l’Amministrazione, che ho l’onore di guidare, avrebbe favorito, in maniera poco trasparente, qualche persona o qualche ditta. Ebbene, se i suddetti Consiglieri sono a conoscenza di illeciti commessi da me o da chiunque altro in questi primi mesi, sono io stesso a chiedere loro di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, in tutte le sedi che ritengono opportune. Diversamente, le loro sono solo illazioni di bassissimo profilo, fatte allo scopo di insinuare il dubbio nella cittadinanza, peraltro in assenza di qualsiasi fatto concreto ed in un momento in cui non ce n’è davvero bisogno. Sia io che i Consiglieri di maggioranza siamo persone serie, ma soprattutto oneste, su questo stiano tranquilli! Inoltre, ricordo ai Consiglieri di minoranza, ove mai non lo sapessero (cosa gravissima per un amministratore), che le determine di pagamento vengono fatte dagli uffici, non dall’organo politico. Da ultimo, una considerazione di carattere soggettivo: quando per un po’ di visibilità si arriva al punto di mistificare la realtà, provando a screditare persone perbene, che peraltro si conoscono da una vita, si sta valicando quel confine netto della critica politica (assolutamente legittima, se basata sui fatti) e si sta decisamente virando sull’ambito personale. Se è la strada che hanno scelto di imboccare i suddetti, ne prendo atto”.