IL VIDEO E LE FOTO. Addio al capitano Fabio Antonio Altruda: ai funerali il ministro della Difesa Crosetto

17 Dicembre 2022 - 17:14

In calce il video girato all’esterno della cattedrale di Trapani e pubblicato da Livesicilia. Ai funerali i genitori, il fratello, i familiari e tanti amici e colleghi del capitano dell’Aeronautica nato a Caserta e vissuto nel rione Acquaviva.

CASERTA/TRAPANI Si sono svolti nella Cattedrale “San Lorenzo” a Trapani i funerali del capitano dell’Aeronautica militare Fabio Antonio Altruda, 33 anni di Caserta, morto nell’incidente aereo 4 giorni fa mentre rientrava da una esercitazione. Il rito funebre è stato officiato dal vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli.

Alla cerimonia insieme ai genitori, al fratello, ai familiari, amici e colleghi del capitano nato nel rione Acquaviva di Caserta erano presenti, il ministro della Difesa Guido

Crosetto, il vice presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare generale di squadra aerea Luca Goretti e il presidente della Regione Renato Schifani.

Nell’omelia il vescovo Fragnelli ha tra l’altro detto: «Noi oggi siamo nel silenzio, increduli, davanti alla fine inattesa del nostro fratello, il pilota Fabio Antonio Altrude: la morte lo ha colto nei cieli e sulla terra del nostro mondo trapanese. Lo sentiamo vicinissimo a noi in questo passaggio. Come vicina sentiamo tutta la base dell’aviazione, che assicura un generoso servizio civile sostenuto da un impegnativo servizio di difesa. È una vicinanza che si traduce in reciproca appartenenza. Per questo possiamo dire che il giovane pilota ci appartiene: lui a noi e noi tutti a lui».

Rivolgendosi al “caro Fabio” il vescovo ha aggiunto: “Appartieni al mondo dell’aeronautica militare e civile, hai contribuito a fare di questa terra un ponte di dialogo con il resto del mondo, dell’Europa e dell’Africa innanzitutto. Ti consegniamo alla terra come chicco di grano che, proprio nella morte, diventa fecondo. È un duro, terribile distacco. Mai avremmo voluto vivere questa giornata, mai avremmo voluto parlarti senza avere da te un cenno di risposta. Ma tutta la tua storia è una risposta, forse anche una domanda: cosa può e deve fare l’umanità per vivere i suoi giorni nella pace? Tu pare ci rispondi con i valori che hanno ispirato la tua vita e che continuano a riscaldare questa comunità”.