Ai domiciliari l’imprenditore Alessandro Diana. È il cognato di un ex fedelissimo di Michele Zagaria e fratello di Orlando, che avrebbe ospitato il boss latitante
14 Febbraio 2023 - 11:42
Lo ha raccontato Giuseppina Nappa, moglie di Francesco Schiavone Sandokan. Una notizia che avrebbe avuto dal fratello di Giuseppina Barbato, moglie proprio di Orlando Diana
SAN CIPRIANO D’AVERSA – Tre pistole, una con matricola abrasa e due di probabile provenienza illecita, oltre ad una vecchia lupara, sono state sequestrate dalla Polizia di Stato al 45enne Francesco Diana, titolare di un’azienda bufalina situata a San Tammaro.
L’uomo, incensurato, è finito agli arresti domiciliari per detenzione abusiva di armi da fuoco, e presto sosterrà l’udienza di convalida (difeso dall’avvocato Nando Letizia e dall’avvocato Enzo Spina).
Il blitz è stato effettuato dagli investigatori della Squadra Mobile di Caserta, che con il nucleo cinofilo hanno fatto
irruzione nell’azienda di Diana, e dopo un’attenta perquisizione, hanno rinvenuto le due pistole in una busta di
plastica nascosta in una intercapedine, e poco dopo il fucile a canne mozze smontato.
PARENTELE SCOMODE E L’INCENDIO IN AZIENDA
Come già spiegato stamattina, il 45enne è fratello dell’ex assessore del comune di San Cipriano d’Aversa Orlando Diana, coinvolto in diverse indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, da ultimo in quella sulle cooperative sociali.
Giuseppina Nappa, moglie di Francesco Schiavone Sandokan, ha raccontato come che Orlando Diana sia stato un super fedelissimo di Michele Zagaria, al punto da ospitarne anche la latitanza.
Alessandro Diana è anche cognato, avendone sposato la sorella, del pentito del clan Zagaria Michele Barone, Michele Barone, luogotenente di Michele Zagaria, cugino diretto dell’ex prete don Michele Barone, condannato per le note vicende relative nell’ambito del processo che lo vedeva imputato per la nota vicenda degli esorcismi violenti commessi ai danni di una ragazzina di Maddaloni e anche per alcune presunte molestie sessuali.
Nei mesi scorsi, alla fine di luglio, l’azienda del 45enne salì agli onori delle cronache, quando andò a fuoco il fienile e Diana denunciò l’episodio.