LE FOTO. CASERTA. In attesa che Rione Acquaviva diventi Manhattan con le promesse di Marino & co., i residenti si accontenterebbero di veder riparate le voragini che fanno di questa zona un vero cesso

24 Giugno 2023 - 12:00

Il titolo un po’ sopra le righe ce lo vogliamo concedere dato che questa è l’ennesima serie di immagini e foto che pubblichiamo sulle condizioni di questa strada, di questa area cruciale in quanto è la più popolosa di Caserta. Nei prossimi giorni proseguiremo questa carrellata degli orrori tra le strade della città

CASERTA – Leggiamo ogni giorno annunci da parte dell’amministrazione comunale di Caserta sul radioso futuro che attenderebbe le decine di migliaia di residenti del rione Acquaviva.

C’è chi parla di 40/50 milioni di euro di investimento attinti dal PNRR, c’è anche chi azzarda cifre ancora più alte, al limite dello stratosferico. In attesa che il comune di Caserta – magari compulsato dal parroco della chiesa di Lourdes don Antonello Giannotti, grande amico e sostenitore del sindaco Carlo Marino alle ultime elezioni – i residenti (ma anche noi) si accontenterebbero del banale riempimento di buche stradali che definire tali è divenuto un vero eufemismo, visto che ormai il comune è costretto a segnalarle con mezzi di fortuna, tipo birilli da cantiere, transenne o addirittura bidoni.

Un qualcosa che se passa qualcuno non di Caserta, un forestiero, potrà esclamare solo ma che posto è questo? Dove sono capitato!

Quindi ora vi regaliamo una carrellata di immagini, tra cui la ormai storica, intangibili situazione di via

Feudo San Martino, per poi proseguire verso l’ugualmente disastrato viale Lincoln, arrivando al cuore del Rione, via Acquaviva, luogo in cui l’amministrazione affligge la piaga del degrado assoluto.

Spicca la buca in netto aggravamento antistante la farmacia Gadola. Quel segnalo beffardo di divieto di sosta apposto all’interno di una buca che, come si vede, è profonda oltre 20 centimetri – un vero e proprio baratro – è stato tolto dalla zona di ingresso della farmacia.

Un passo carrabile con riserva di parcheggio ai clienti dell’esercizio. Ma che diciamo sempre le stesse cose?

Semplicemente il gesto, la scelta di utilizzare quel cartello arrangiato, raffazzonato, comunque eliminato dalla sua funzione iniziale, la dice lunga sul totale disinteresse nei confronti sui problemi reali della città. Un atteggiamento che abbiamo trattato diffusamente in un recente articolo dedicato al degrado di viale delle Industrie che potete leggere cliccando qui.