ASI CASERTA. 100mila euro in un anno di spese viaggi, soggiorni e meeting. 441mila euro di incarichi legali esterni. Ora parlano tutti, ma a noi verrebbe quasi voglia di difendere la Pignetti

27 Giugno 2023 - 20:08

Queste sono le cifre messe nere su bianco dai revisori, i quali, all’improvviso, avendo visto che il vento è cambiato, si sono accorti che nell’Asi, pur esistendo un ufficio legale, si elargiscono quasi mezzo milione di euro di incarichi legali, di cui, va sottolineato, una significativa parte riguarda le querele e le azioni legali contro di noi.

CASERTA (g.g.) I componenti del Collegio dei revisori dei conti dell’Asi di Caserta, Gennaro Martone presidente, Francesco Nittoli e Marco Calenzo effettivi, Luigi Pezzullo ed Elvira Verrengia supplenti, non sono stati certo nominati un mese fa. C’erano anche l’anno scorso e due anni fa. Erano naturalmente di nomina politica e, rispetto alla gestione della presidente Raffaela Pignetti e dei componenti del Comitato direttivo, Alessandro Rizzieri di Mondragone, Gianni Comunale di Caserta, Nicola Tamburrino di Villa Literno e, al tempo, anche Francesco Fabozzi di Santa Maria Capua Vetere, rappresentante della Regione Campania, non hanno mai obiettato alcunché.

E che siano di nomina politica è dimostrato inconfutabilmente dal fatto che oggi e solo oggi, avendo capito che il governatore Vincenzo De Luca e i suoi assessori non ne possono veramente più di questa gestione, hanno cominciato ad elargire, nelle loro relazioni, pillole di saggezza, di morigeratezza, impugnando, all’occorrenza, anche una bacchetta da utilizzare sulle mani della presidente e dei componenti del Comitato direttivo.

Pillole di saggezza bollite nell’acqua calda, visto che questo giornale non può certo ritenersi sorpreso da quello che i revisori dei conti hanno colto come elemento di criticità, in un bilancio approvato troppo frettolosamente anche da quei sindaci, come quello di Marcianise, eletti da pochissimo tempo e che avrebbero avuto il dovere di studiare i documenti, prima di manifestare il loro consenso (clikka e leggi il nostro articolo in proposito).

Spese per congressi e meeting, spese di rappresentanza, spese per viaggi e soggiorni, tutte relative all’anno 2022, importo 98,735 euro, in pratica 100mila euro.

Dalla relazione dei revisori, abbiamo appreso che l’Asi di Caserta ha aderito alla Ci.Se, che sta per Confederazione italiana sviluppo economico, spendendo 59mila euro. Nel dettaglio, 20mila per la quota associativa anno 2022, e 39mila per le quote associative anni 2017/2019. Spese che, secondo i Revisori dei conti, non sono state rilevate negli anni di competenza e che sono comunque eccessive, al punto che gli stessi revisori domandano se gli organismi direttivi dell’Asi non vogliano considerare l’ipotesi di uscire da questa Confederazione che, francamente, non si sa bene che cosa abbia prodotto in termini di qualità delle politiche di gestione del consorzio intercomunale casertano.

Poi c’è una voce, quella dei compensi a professionisti per consulenze, sulla quale i revisori non indicano la cifra spesa nel 2022 ma, siccome affermano che anche questa voce va attenzionata, in modo da verificare se si possono limitare questi incarichi esterni, si comprende che, anche in questo caso, i soldi spesi siano proprio tanti.

Le cifre ritornano quando i revisori parlano dei compensi agli avvocati esterni: 441.667 euro. Qui dobbiamo prendere le difese della Pignetti, dato che in questa cifra ci stanno anche i soldi, relativi alla quota parte del 2022, spesi a profusione per sciorinare querele e citazioni contro il sottoscritto e contro CasertaCe. Toccatele tutto, alla Pignetti, ma i soldi presi dal pubblico danaro per querelare Guarino e CasertaCe sono sacrosanti.

Vabbè, buttiamola nello scherzo. Ma stiamo notando che la questione Asi è diventata argomento di trattazione anche di altri giornali, che nei nove anni di abnegazione, di sofferenza, di calunnie, di minacce, di libelli assortiti, di accuse assurde di sessismo, non hanno speso una virgola, lasciando ovviamente a questo giornale il compito di combattere a petto nudo contro potentati di formidabile consistenza politico-economica, visto che dietro la Pignetti ci sono stati sempre Stefano Graziano, Ferdinando Canciello, Pozzi, Della Gatta e compagnia. Però, capita che al mondo ci siano persone un po’ particolari, sui generis, E noi facciamo indubbiamente parte di questa categoria. L’abbiamo fatto e lo rifaremmo, perché non avremmo voluto mai mancare di rispetto ad una persona, ma semplicemente la chiamavamo in causa, anche con accenti forti, perché non riuscivamo a credere ai nostri occhi, nell’apprendere le modalità con cui venivano gestite le cose all’Asi di Caserta.