APPALTI ALL’ASL. Noto imprenditore di CASAPESENNA condannato a 5 anni e 4 mesi. Ma per il tribunale non è un camorrista
13 Luglio 2023 - 11:46
CASERTA – Feliciano Piccolo è un imprenditore che ha corrotto, ha riciclato denaro e ha frodato, ma non ha favorito e non ha aiutato la camorra del clan dei Casalesi, in particolare la fazione che fa riferimento a Michele Zagaria (CLICCA QUI PER LEGGERE LA VICENDA DAL SUO INIZIO).
È questa in buona sostanza la sintesi della sentenza emessa dal tribunale di Firenze per l’imprenditore di Casapesenna che, così come la moglie Giovanna Corvino, 48enne, sono stati condannati nel processo con rito abbreviato, istituito dalla Direzione Distrettuale Antimafia toscana.
Le accuse nei confronti di Feliciano Piccolo erano relative ai reati di corruzione, frode, riciclaggio e fatture false, aggravate dall’associazione mafiosa, compiuti relativamente ad appalti all’Asl Napoli Tre. Proprio questa specifica, però, è stata esclusa nella sentenza di condanna di Piccolo che dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Giovanna Corvino, invece, è stata condannata per il reato di corruzione e impiego di denaro illecito e ha incassato 3 anni e 4 mesi.
Il processo nasce da un’inchiesta legata ad altri soggetti residenti a Lucca ed è per questo motivo che è la Dda di Firenze a seguire la vicenda. Per quanto riguarda gli imputati nel processo che si terrà con rito ordinario ci sono Alfredo De Rosa, Vincenzo Pellegrino, 53enne di Villa di Briano, Alberico Capaldo, 43enne di Follonica, e Oreste Tommaso Capaldo, 69enne originario di San Marcellino. Situazione differente per un altro dei soggetti coinvolti nell’inchiesta, ovvero Vincenzo Ferri, di Frignano.