CAMORRA & SERVIZI SOCIALI. Altra proroga milionaria dall’ASL CASERTA. L’unico indagato che non ha rapporti con il clan dei Casalesi, secondo la Prefettura, è Maurizio Zippo da SAN CIPRIANO

14 Luglio 2023 - 13:55

Nel provvedimento dell’azienda sanitaria locale, firmato dal direttore generale Amedeo Blasotti, con il parere positivo dato dai direttori sanitario e amministrativo, Enzo Iodice e Giuseppe Tarantino, viene scritto chiaramente che la cooperativa Serena, quella presente nelle carte dell’inchiesta della Dda e collegata a Zippo, ha cambiato denominazione e ora si chiama Astra Care

CASERTA (g.g) – Per Maurizio Zippo, imprenditore dei servizi sociali, coinvolto nell’indagini della Dda di Napoli e della Squadra Mobile di Caserta su rapporti tra camorra e il business del Terzo Settore, non sono emersi elementi per sospendere la sua attività economica, attraverso un provvedimento amministrativo di interdizione antimafia.

Questo risulta del tutto evidente perché, dopo averlo già trovato in piena forma con un’ampia apertura di credito da parte di istituzioni pubbliche a partire dall’Asl di Caserta che gli ha prorogato di fatto l’incarico dei servizi socio assistenziali nelle sue strutture da ottobre 2022 fino ad oggi (CLICCA E LEGGI), ce lo ritroviamo in questi giorni ancora più fresco e tosto, con la cooperativa Astra Care, ovvero l’ex cooperativa Serena, quella con sede a Figline Valdarno, in Toscana, di una nuova proroga, quindi non di un affidamento dato ex novo.

Si tratta di qualcosa di più serio, di cui non si dovrebbe mai abusare, come hanno scritto giudici e magistrati nei loro atti, ovvero della proroga “nelle

more di…“. Nel caso specifico, la proroga dei servizi socio assistenziali nelle strutture dell’Asl Caserta e affidate a Zippo tramite la ex Serena, ora Astra Care (CLICCA E LEGGI PER I DETTAGLI), ora con sede a Napoli, durerà fino al 31 ottobre, raggiungendo e superando l’anno di contratto. Tutto ciò partendo da una commessa originaria con scadenza a 3 mesi e arrivando ad un affidamento di fatto e artificialmente gestito per 13 mesi.

Per la cronaca, questa situazione e, dunque, il fatto che Maurizio Zippo con le sue attività in cui è direttamente presente o attraverso prestanomi, smonta la costruzione investigativa dell’Antimafia di Napoli e della Squadra Mobile che ritenevano l’imprenditore facente parte del gruppo che ha gestito sotto l’ombrello del clan dei Casalei, un’ampissima fetta dei Servizi Sociali, insieme a Luigi Lagravanese (interdetto antimafia), Pasquale Capriglione (interdetto antimafia), il sanciprianese Orlando Diana (interdetto antimafia indiretto con la mondragonese Campania Emergenze) e Gennaro Bortone (interdetto antimafia).

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