I NOMI. Indagato noto imprenditore edile e l’ex genero del boss Bidognetti per l’agguato contro il nipote di Antonio Bardellino

1 Agosto 2023 - 10:20

Gustav Bardellino scampò alla morte, dopo essere stato aggredito a colpi di dove lavorava. Ricordiamo sempre che, per quanto riguarda ogni vicenda giudiziaria, le persone sottoposte a indagini sono innocenti fino a sentenza definitiva

CASAL DI PRINCIPE – La Direzione distrettuale antimafia di Roma ha iscritto nel registro degli indagati l’imprenditore di Casapesenna Luigi Diana, residente a Formia, e Giovanni Lubello, ex marito della figlia di Francesco Bidognetti Cicciotto e’ mezzanotte, ovvero Katia Bidognetti, relativamente al tentato omicidio avvenuto nel febbraio 2022 del nipote del boss Antonio Bardellino, per la giustizia italiana ucciso in Brasile nel 1988, ma sulla cui possibile esistenza indaga la procura antimafia di Napoli.

Terzo indagato, ma per il bunker riconducibile al super boss Bardellino (CLICCA E LEGGI), è Vito Iacopino, iscritto nel registro per favoreggiamento poiché risulta domiciliato a Formia nell’appartamento di Via dei Pini, numero 7.

Lubello risulta indagato poiché avrebbe avuto lui l’informazione sull’entrata posteriore dell’autosalone di Gianola dove Gustavo Bardellino lavora.

Luigi Diana era finito nel registro degli indagati poiché, secondo i magistrati della Dda romana, aveva una forte acredine nei confronti del nipote del superboss scomparso. Un tradimento, una liason, che vedeva coinvolti entrambi.

Ma dopo aver ascoltato Diana e la moglie sono emerse altri dettagli: gli inquirenti sono infatti convinti che il tentato delitto passionale c’entri poco. Non è questioni di corna, bensì un agguato legato a contrasti economici sul controllo di attività economiche nel basso Lazio, luogo di rifugio dei Bardellino ma che, secondo le testimonianze di Vincenzo D’Angelo, marito attuale di Katia Bidognetti e divenuto collaboratore di giustizia, sia di interesse per il clan Schiavone.