L’ennesimo abbattimento nel centro storico di Caserta è iniziato oggi. Un sacco urbano

7 Agosto 2023 - 11:47

In via Leonetti, nel cuore più antico della città

Caserta (pm) – Se finora si è potuto parlare di speculazione edilizia a riguardo della vera e propria aggressione che vi è stata in questi anni del centro storico, con questo ennesimo abbattimento che è iniziato oggi in via Leonetti siamo al sacco urbano vero e proprio.

Parliamo del cuore più antico della città, dove già l’omonimo palazzo della eminente famiglia casertana venne stravolto per far posto ad un’avulsa banca, che presto lo lascerà nelle mani di non si sa ancora chi e per farne che. Dove non si esitò a radere al suolo lo storico palazzo Monti, che in alcune memorie garibaldine veniva designato come l’edificio più bello dopo la Reggia. E che dire della settecentesca locanda della posta, letteralmente avvilita.

Dove già alcuni interventi ipermoderni, con la realizzazione di facciate informi o finto antiche, hanno stravolto l’allure della strada.

Poiché in tutta questa materia degli interventi edilizi nulla trapela dagli uffici comunali, che pare agiscano più da sette che da soggetti pubblici, lo scarno avviso della polizia municipale ad inizio della strada che dà disposizioni sulla viabilità nulla fa capire, se non che si deve abbattere il palazzo al civico 32 sulla base del permesso di costruire n.84 del 2022, il quale, ricercato all’albo pretorio, puntualmente non compare. Palazzo che, se il criterio concessorio è lo stesso utilizzato per lo storico fabbricato di via Vico, è destinato a perdere l’identità ed l’ampio giardino di pertinenza.

Non abbiamo null’altro da dire, dato che è agosto e sono tutti al mare, ad eccezione delle imprese di costruzioni come è dato di vedere e probabilmente perché in questo mese si lavora meglio, e dato che la politica e gli organi di vigilanza hanno da tempo deciso di non impicciarsi di queste cose. La soprintendenza ai beni culturali non batte colpo e non si capisce che ci stia a fare oltre che a concedersi missioni all’estero, puntualmente spacciate per improbe, mentre non trova il tempo per affacciarsi nel centro della città per capire che cosa stia succedendo.

Chiudiamo ricordando che il sindaco Marino, in occasione del consiglio comunale monotematico sul Macrico del 4 luglio, tirò in ballo, a sproposito, non si sa quale coraggio suo e della sua amministrazione nell’accodarsi ai piani lottizzatori dissimulati dalla curia casertana.

Avrebbe fatto meglio, anche per questo nuovo abbattimento, a parlare più che di coraggio di faccia di bronzo.

Intanto già vediamo a terra edifici e corti superstiti di piazza Correra.