Il mercato nero dei reperti archeologici venduti all’asta in giro per l’Europa: arriva la sentenza per due casertani

23 Novembre 2023 - 12:17

Assolto il 48enne originario di Villa Literno, Raffaele Iavarone. Ha patteggiato, invece, Antonio Ucciero

VILLA LITERNO – Si è concluso ieri il filone casertano della complessa indagine, denominata «Canusium» avviata nel 2021 dal Procuratore di Trani Nitti, che smantellò un’associazione a delinquere di tombaroli, ricettatori e da trafficanti internazionali di reperti archeologici e numismatici in grado di rapportarsi con famosissime case d’aste inglesi e tedesche.

Il sodalizio delinquenziale operava in regioni italiane: Cimitile (Napoli), Ordona (Foggia), Canosa di Puglia (Barletta-Andria-Trani), Lavello (Potenza), Ascoli Piceno, Villa Literno e Succivo.

Nell’operazione furono coinvolti anche Antonio Ucciero e Raffaele Iavarone di Villa Literno.

Ieri il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord Saladino ha assolto con formula piena, la celebre formula “perché il fatto non sussiste” il 48enne Iavarone, difeso dall’avvocato Costantino Puocci.

Ricordiamo, infine, che qualche settimana fa Ucciero ha deciso di patteggiare la pena ad un anno e otto mesi di reclusione.