CASERTA. Antenna Iliad davanti l’ospedale. La decisione dei giudici: “va rimossa”

4 Gennaio 2024 - 11:52

CASERTA – La Settima Sezione del Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato da Iliad contro il Comune di Caserta, rappresentato in giudizio dall’avvocato Francesco Casertano, che nello scorso mese di aprile aveva emesso un’ordinanza, a firma del dirigente Luigi Vitelli, con la quale si intimava al gestore telefonico la rimozione dell’antenna in costruzione in via La Pira, nei pressi dell’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”.

Come afferma giustamente il sindaco di Caserta Carlo Marino, si tratta di una sentenza innovativa suo genere a livello nazionale e destinata, dunque, a scrivere giurisprudenza, orientando anche prossime sentenze. Un merito che va ascritto all’avvocato Francesco Casertano che ha assunto le redini della difesa del Comune di Caserta

Il comune di Caserta aveva dato il via libera, non rispondendo all’istanza di Iliad relativamente alla costruzione dell’antenna. Poi, però, mentre erano pronti i lavori, le proteste dell’opposizione comunale avevano fatto cambiare idea alla giunta di Carlo Marino che, lo scorso 10 gennaio, ha emesso l’annullamento in autotutela, ovvero, per dirla facile, la cancellazione di un atto da parte della stessa amministrazione, del permesso per la costruzione di questo ripetitore.

A questo punto, però, sarebbe interessante capire per quale motivo è stata data questa autorizzazione se, così come appare anche dal ricorso presentato dalla Iliad, questo

via libera era contrario a leggi cittadine e regolamenti del comune di Caserta.

Dare un’autorizzazione, anche attraverso la mancata risposta, il cosiddetto silenzio assenso, ad una richiesta di costruire di un ripetitore vicino all’ospedale con tale tranquillità, in una maniera così tranciante, non è qualcosa che poi si può risolvere semplicemente con un annullamento in autotutela da parte dell’amministrazione.

E se l’autorizzazione nasce da un mancato controllo da parte del comune, attraverso lo strumento del silenzio assenso, che consente alle società che richiedono l’autorizzazione di avere il via libera dopo un periodo di tempo in cui l’amministrazione pubblica non risponde, la responsabilità è ancora più grave a nostro avviso.

L’ordinanza di demolizione faceva seguito ad una determina del Comune del gennaio 2023 con la quale l’Amministrazione annullava in autotutela il rilascio di un’autorizzazione per la realizzazione di un’antenna da parte di Iliad.

La determina fu adottata in quanto l’impianto non è conforme al comma 7 dell’articolo 7 del Regolamento Comunale, che impone una distanza minima di 75 metri tra una simile installazione ed edifici adibiti ad ospedale. Il Consiglio Comunale, infatti, con una delibera del 13 aprile 2021, aveva approvato una variante urbanistica, che prevede che nell’area venga costruito un nuovo edificio a 3 piani ed una struttura Covid da 24 posti letto destinati all’ampliamento dell’Ospedale S. Anna e San Sebastiano di Caserta nonché la riqualificazione e la gestione di un parcheggio pubblico realizzato dal Comune di Caserta.

Il Tar ha respinto il ricorso di Iliad, ritenendo che, come si legge nel dispositivo, “la disposizione del Regolamento comunale impugnata resista alle censure di parte ricorrente. Vi si prevede, infatti, un ‘criterio di localizzazione’ riguardante fattispecie meritevoli di protezioni specifiche (ospedali e scuole) e omogenee (fasce più vulnerabili
della popolazione), e non la (illegittima) introduzione di un limite di distanza per la localizzazione degli impianti generalizzato ed eterogeneo (e.g. da qualsiasi edificio destinato alla permanenza delle persone), sostanzialmente ostativo alla diffusione della rete di telecomunicazione in tutto il territorio comunale”. A questo punto, l’antenna deve
essere rimossa.

“Questa sentenza del Tar Campania – ha spiegato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino –
ha un significato molto importante: è la prima volta, infatti, che un Comune vince una
causa di questo tipo. La giustizia amministrativa ha riconosciuto in pieno la legittimità di
quanto prescritto dal Regolamento Comunale in materia di installazione di impianti di
questo genere in prossimità di ospedali o strutture che devono godere di protezioni
specifiche. Va ricordato, infatti, che nell’area dove Iliad intendeva installare un’antenna
sorgerà un edificio a tre piani che ospiterà strutture di cura di grande rilievo, dove si
effettueranno terapie delicate per pazienti molto fragili. È una vittoria importante non solo
per il Comune ma per l’intera comunità”.