TUTT’APPOST. Il comune di MARCIANISE assume Marcantonio Ferrara. Cocco di Zannini, è indagato per reati di camorra. I NOMI degli altri nove “prescelti”

29 Gennaio 2024 - 18:17

Si completa così una delle procedure più vergognose nella storia di questo giornale e chi lo dirige ha mai registrato in vent’anni. Tra forzature e una segretaria comunale, Maria Carmina Cotugno, che mostra una spregiudicatezza insospettabile, la quale ribadiamo nel link introduttivo nell’articolo di oggi. Paragrafo per paragrafo, leggete cosa hanno combinato pur di attingere alle graduatorie monopolizzate dalla coppia Zannini-Magliocca

CLICCATE QUI E CAPIRETE IN CHE MODO VERGOGNOSO SONO STATE REALIZZATE QUESTE ASSUNZIONI AL COMUNE DI MARCIANISE

MARCIANISE/SANTA MARIA A VICO (g.g.) – Il modo con cui sono stati compiuti i concorsi dall’amministrazione provinciale di Caserta è stato scientificamente definito dalla coppia formata da Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca in modo da rendere densa, la più densa possibile, la presenza di amici loro tra i partecipanti.

Ve l’abbiamo scritto mille volte, ma alla luce di quello, tra l’altro da noi già ampiamente annunciato, che è successo a Marcianise, siamo costretti a scriverlo per la milleunesima volta.

Il Piano del fabbisogno del personale della provincia di Caserta, al momento della pubblicazione dei bandi di concorso, prevedeva un numero esiguo di posti a disposizione, quattro, cinque da assumere per categoria di dipendenti. Il problema, come spiegato spesso, è che, nelle more del lunghissimo periodo di latenza tra la determina del bando e la fine dei concorsi, il Piano

del fabbisogno del personale è stato stravolto e procedure da 5/6 assunzioni, sono diventate delle infornate da 15/16, grazie al miracoloso scorrimento delle graduatorie, fregando tutti coloro che, vedendo pochi posti in palio, hanno preferito focalizzarsi in altre procedure, non sapendo, poveri loro, che la Provincia avrebbe allargato e di molto le sue braccia per decine, centinaia di candidati.

I risultati di questa, che consideriamo un’autentica angheria, visto che la definitiva pianta organica l’amministrazione provinciale di Caserta era in condizione di farla partire mesi e mesi prima, cioè al momento dell’approvazione del primo Piano del fabbisogno del personale, sul quale sono stati modulati falsamente i concorsi, crea ancora oggi ricadute a raffica.

I politici in questione, infatti, non hanno avuto solo il controllo delle assunzioni, ma anche quello delle idoneità, attivando diversi comuni, in modo che quelli non entrati in prima battuta, fossero poi assunti in seconda o in terza battuta.

Fino ad oggi, l’operazione era stata gestita solo dalle amministrazioni comunali di fede zanniniana, ma dopo aver visto all’opera la segretaria comunale di Marcianise, Maria Carmine Cotugno, la quale, incredibilmente, con una modifica veloce veloce – avvenuta tra il 3 e il 4 dicembre, in 24 ore e a nostro avviso in maniera del tutto illegale – del regolamento comunale degli Uffici e dei Servizi, primo passo per arrivare poi arbitrariamente alle sole graduatorie della provincia, ci rendiamo conto che a quest’operazione di brutale lottizzazione, forse la più grande ingiustizia consumata ai danni di chi non vuole genuflettersi ai piedi del politico di turno per avere un posto di lavoro, hanno partecipato (o comunque hanno accettato di utilizzarne le briciole) anche soggetti politici diversi dai citati Zannini e Magliocca.

Dieci sono stati gli assunti dal comune di Marcianise che ha piluccato di qua e di là nelle graduatorie degli idonei della Provincia.

E lì c’erano evidentemente le persone che dovevano esserci. C’era Francesco Caputo, architetto, di cui vi abbiamo già scritto, vicino a Gianpiero Zinzi (clicca e leggi), ma ci accorgiamo oggi che c’è, clamorosamente, anche quel Marcantonio Ferrara, dimessosi dalla carica di assessore comunale a Santa Maria a Vico (e, forse, queste dimissioni potrebbero avere anche una diversa chiave di lettura), nel mezzo della bufera delle intercettazioni pubblicate in esclusiva da questo giornale e che dimostrano, ripetiamo, dimostrano e, ripetiamo ancora, dimostrano senza tema di smentita e o di possibilità interpretative differenti, che il sindaco Andrea Pirozzi, Marcantonio Ferrara e altri amministratori comunali di Santa Maria a Vico erano in cointeressenza con noti pregiudicati locali appartenenti alla criminalità organizzata.

Per questi motivi, Marcantonio Ferrara, che oggi diventa dipendente del comune di Marcianise, trovando riscontro ad una disponibilità datagli dal suo tutore politico, Giovanni Zannini, è indagato dalla DDA di Napoli (clicca qui per leggere tutti i venti e passa nomi coinvolti).

Marcantonio Ferrara è stato assunto con il ruolo di Istruttore direttivo amministrativo.

Per il momento ci fermiamo qui, dandovi i nomi e le mansioni degli altri assunti, sui quali lavoreremo in modo da registrarne l’appartenenza al carrozzone clientelare di questo o di quell’altro, ma vedrete quanti ne troveremo tra i zanninian-magliocchiani.

C’è veramente da rimanere annichiliti rispetto a quanto si sta verificando a Marcianise, città che sta rendendo vana la nostra battaglia durata anni e anni per affermare un modello di legalità in un contesto avvelenato dalle sindacature di Antonello Velardi e che oggi, purtroppo, è anche peggiorato.

Ecco a voi l’elenco, da cui, ovviamente, mancano i citati nominativi di Ferarar e Caputo.

Avella Enza, Istruttore amministrativo; Ginocchio Caterina, Istruttore Direttivo Contabile; Santagata Renato, Istruttore amministrativo; Tagliafierro Antonio, Istruttore tecnico; Tamburrino Luigi, Istruttore Direttivo Contabile; Velardi Rosa, Istruttore amministrativo; Ventrone Michela, Istruttore amministrativo; Verdicchio Alessandro, Istruttore amministrativo