CASERTA. 13 milioni “bloccati” in pochi mesi agli imprenditori che hanno costruito (per finta) nel terreno sequestrato della Ex Saint Gobain

31 Gennaio 2024 - 14:48

CASERTA – È la seconda parte dell’inchiesta, dedicata ai reati fiscali, quella emersa oggi, 31 gennaio, con un nuovo sequestro da 800 mila euro a imprenditori edili casertani e società sparse in tutta Italia.

Se il primo sequestro da oltre 12 milioni riguardava i reati tributari, ovvero, per semplificare, l’aver finto lavori di ristrutturazione (o demolizione e ricostruzione), operazione messa in piedi 8 soggetti, in buona parte casertani, in modo da ricevere le agevolazioni fiscali previste dal cosiddetto Sismabonus, il sequestro di questa mattina, da 775 mila euro, riguarda reati legati al pagamento – meglio dire al mancato pagamento – delle tasse.

Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della procura locale, ha firmato tra ottobre e stamattina, due decreti di sequestri preventivi definibili per equivalenza.

Ovvero, questi 13 milioni messi sotto sigillo, nel caso in cui tale somma non fosse stata trovata nelle disponibilità economiche delle società, sarebbe stata ricercata nelle proprietà e nei conti correnti dei proprietari, reali o di fatto delle imprese coinvolte. Ed è proprio quello che hanno fatto i baschi verdi sia pochi mesi fa, sia in queste ore.

Da ulteriori accertamenti compiuti dalla Guardia di Finanza, esattamente dal Nucleo di polizia economico finanziario di Caserta, coordinato dalla Maggiore Domenico Savio Spera, è emerso che i crediti maturati, oltre che aver fatto un giro di pagamenti tra società e cooperative legate agli imprenditori (sono circa 30 le attività economiche coinvolte), le

agevolazioni sono state anche utilizzate come moneta fiscale, guadagnata illecitamente e poi usata per pagare le tasse.

Ma trattandosi di crediti legati a lavori falsi, non avvenuti, secondo quanto emerge dall’indagine della finanza e della procura di Santa Maria Capua Vetere, si è compiuto un reato verso il Fisco.

Come segnalato all’inizio di questo articolo, le società hanno sede sociale in tutta Italia, ma gli imprenditori e i professionisti indagati sono in buona parte originari, residenti, legati a Caserta e alla sua Provincia.

Proprio nel capoluogo, infine, si sarebbe compiuta quella che forse è stata l’operazione più ardita di questo centro di interessi. Infatti, secondo quanto scoperto dai finanzieri, imprenditori e i professionisti tecnici avrebbero dichiarato falsamente di aver iniziato la demolizione e la ristrutturazione di un complesso residenziale, chiaramente mai costruito, nell’area ex Saint Gobain di Caserta.

In attesa di darvi ulteriori delucidazioni, possiamo dirvi che si tratta di uno dei terreni presenti nella zona sequestrato per altre vicende giudiziarie.