Morto sul lavoro alla Reiter. Il pm chiede la condanna per Becker e gli altri imputati

24 Luglio 2018 - 18:30

PIGNATARO MAGGIORE – Oggi il pubblico ministero ha pronunciato la sua requisitoria nell’ambito del processo per la morte del 33enne Lorenzo Borrelli, avvenuta sul posto di lavoro. Il pm ha invocato le condanne a un anno e 6 mesi per Andreas Gerhard Becker, un anno e 5 mesi per Piero Faccioli, Claudio Insero, Maurizio Esposito, Giuseppe Laudisa, Raffaele Terracciano e un anno e 4 mesi per Giuseppe Merola.

L’incidente mortale sul lavoro avvenne la mattina del 28 settembre del 2011 presso lo stabilimento della RIETER S.p.a. di Pignataro Maggiore. Quel giorno Lorenzo Borrelli era di turno dalle 6 alle 14, unitamente ad Alfonso Carfora e Giuseppe Vito, addetti alla linea Tandem. Intorno alla 06 e 40, per come ricostruito dalle dichiarazioni dei testi, l’impianto si bloccava per un problema di malfunzionamento che, sempre secondo la ricostruzione fornita da Carfora e Vito, era assai frequente, e consisteva nella perdita con conseguente caduta del foglio che era stato preso dal Pick- up della linea in questione.

Quel giorno sia Carfora che Vito, escussi in dibattimento, affermano che Borrelli si recava per sbloccare la macchina nella zona del pick-up, invero, Vito ricostruiva un primo blocco dell’attività dovuto alla perdita del foglio da parte del pick-up e un successivo momento nel quale si era avveduto dell’assenza del Borrelli e della mancanza di pezzi da lavorare, a seguito di tanto aveva chiesto a Carfora dove fosse Borrelli e questi gli rispondeva che era andato a resettare il macchinario.Ebbene,

visto che era passato un po’ di tempo, anche su richiesta del manutentore elettrico Leone gli operai si affacciavano nella zona ove operava la macchina pick-up e attraverso la rete metallica notavano il corpo del 33enne schiacciato dal Pick-up.

Le parti civili, cioè la moglie e il fratello di Lorenzo Borrelli, sono rappresentante in giudizio dallo studio De Stavola.