Pioli al Napoli: cosa può portare il tecnico al club azzurro
24 Maggio 2024 - 13:50
La tremenda stagione del Napoli volge ormai alla sua conclusione, con gli azzurri mai realmente in grado di difendere il titolo di Campione d’Italia e, per la prima volta dopo 15 anni, a rischio anche per quanto concerne la partecipazione alle coppe europee.
Il club partenopeo ha quindi necessariamente bisogno di una rifondazione, a partire dal nome dell’allenatore che ancora dev’essere scelto ma che avrà il compito di riportare gli azzurri dove meritano. In tal senso, almeno per adesso, il grande favorito per la panchina del Napoli sembra essere Stefano Pioli. Ormai separato in casa con il Milan da mesi, l’ex tecnico di Lazio e Inter pare il prescelto da De Laurentiis per consentire al Napoli di ritrovare lo smalto di un tempo e comparire tra le favorite per il prossimo Scudetto all’interno dei principali portali di scommesse legali online, come per esempio Betsson.it. Ma cosa può portare al Napoli un allenatore come Pioli?
Stefano Pioli al Napoli, ecco cosa può portare agli azzurri
La scelta di Pioli potrebbe rappresentare, innanzitutto, una decisione mirata alla continuità tattica. Pioli, infatti, nel corso dei suoi anni di carriera come allenatore ha sempre preso la scelta di giocare con una difesa a 4, anche variando in realtà i suoi moduli nell’impostazione offensiva.
Tenendo conto delle stagioni più recenti, ovvero quelle maggiormente influenti nella sua carriera da tecnico, Pioli ha alternato fortemente quelli che possono essere considerati come i suoi moduli di riferimento, ovvero il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Due schieramenti che, in questi anni, il Napoli ha conosciuto benissimo: sin dall’era Benitez, proseguendo poi con Sarri, in parte Ancelotti, Gattuso e soprattutto Spalletti, il Napoli ha sempre alternato a sua volta questi due moduli molto offensivi, volti a un gioco offensivo e costruttivo. C’è da dire che, saltuariamente, nei momenti di emergenza difensiva e numerica, Pioli ha proposto il Milan anche con la difesa a 3. Una scelta, però, decisamente marginale nel numero di partite giocate.
Proprio nell’ambito della modalità di proposta calcistica, l’eventuale scelta di Pioli rappresenta un’altra decisione di continuità. La filosofia di calcio di Pioli è sempre stata quella di proporre un gioco d’attacco, magari non insistendo troppo sul possesso palla e sui concetti di gestione e tiki-taka ma sfruttando fortemente il gioco sulle fasce e le verticalizzazioni verso le punte. Non è un caso che, nelle squadre di Pioli, gli esterni vengano fortemente valorizzati. Basti pensare alle buone stagioni offerte da Pulisic e da Leao in quest’annata, così come al rendimento del portoghese negli ultimi anni, proprio sotto la guida del tecnico ex Parma.
Oltre a questo, è innegabile affermare come Pioli si sia ritrovato a essere – soprattutto negli anni trascorsi nella Milan rossonera – un allenatore maggiormente internazionalizzato. La semifinale di Champions League nella scorsa stagione è stata un piccolo miracolo e va detto che, comunque, al di là di qualche passaggio a vuoto, il Milan si è sempre piazzato nelle posizioni che portavano all’Europa, svolgendo dei discreti cammini. Lo Scudetto vinto senza i favori del pronostico, con una squadra di certo non più forte dei competitor, resta il capolavoro della carriera di un allenatore che può ancora dare molto. Magari proprio al Napoli.
I potenziali problemi
D’altro canto, nel corso degli anni come allenatore, Stefano Pioli ha esternato alcune problematiche nella fase difensiva. Le sue squadre non sempre hanno trovato l’equilibro difensivo per evitare di prendere gol, anche in fase di retroguardia schierata. Non a caso, al di là della stagione scudettata, il suo Milan si è sempre contraddistinto come una squadra in grado di fare risultato contro chiunque ma anche di poter perdere contro qualsiasi avversario, proprio a causa di quella fragilità difensiva che si è sempre evidenziata in questi anni.
Anche a livello comunicativo, specialmente nelle ultime 2 stagioni, non sempre Pioli è stato particolarmente impeccabile. Il tecnico non ha mai alzato i toni ma, spesse volte, pur di difendere la squadra e il suo operato, è parso lontano da ciò che le statistiche e i risultati avevano affermato. Questo aspetto potrebbe essere problematico in una piazza come Napoli, oltremodo affamata di riscatto dopo la tremenda stagione attuale. Inoltre, come spesso avviene, anche in maniera un po’ pregiudizievole, qualcuno finirà per mettere in discussione il rapporto tra la sua figura e un presidente certamente vulcanico come De Laurentis.
Al di là di questo, Stefano Pioli ha dimostrato di essere un allenatore molto valido nel corso degli anni. Di fatto, è stato l’allenatore che ha riportato il Milan al centro del calcio italiano ed europeo, lavorando sodo e facendo crescere svariati calciatori sotto la sua protezione. Attraverso i suoi pregi e il lavoro su alcuni limiti, potrebbe manifestarsi come un punto di forza per il nuovo Napoli, una squadra assolutamente bisognosa di tornare a fare punti e divertirsi.