LA VIDEO-INTERVISTA. Marilena Natale: “Il rapporto tra camorra e politica non è ancora risolto. In tanti seminano perché i clan possano ritornare. Il voto di scambio ad Aversa. Emanuele e Francesco Schiavone…”

7 Giugno 2024 - 17:12

La collega parla soprattutto da neo consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, raccontando come ha conosciuto la presidente Chiara Colosimo: “Il problema delle parentele tra candidati e camorristi non può essere affrontato come lo era 10-15 anni fa, ma la pubblica abiura resta un dato discriminante”

CASERTA – La collega Marilena Natale è stata protagonista delle cronache di Casertace in questi giorni.
Non per una nostra predilezione, ma semplicemente perché lei stessa è stata “produttrice” di cronaca.
La denuncia su presunti brogli riguardanti le tessere elettorali rilasciate o non rilasciate dal Comune di Aversa e quelle ancor più forti sui casi di voto comprato, soprattutto nell’area delle palazzine popolari di San Lorenzo, meritavano una trattazione specifica.
Con lei, però, avevamo anche programmato una video-intervista. Pur conoscendoci da tanti anni, non era mai capitato,.
Da neo consulente della Commissione Antimafia la Natale ha spaziato molto, concentrandosi soprattutto sui casi e sulle situazioni riguardanti le elezioni comunali di Casal di Principe e di Aversa, non sottraendosi a chiare considerazioni su quelli che, a suo dire, sono i segnali provenienti dal territorio di Casal di Principe e dintorni su possibili recrudescenze organizzative del Clan dei Casalesi, all’indomani della scarcerazione di Emanuele Schiavone, a suo dire molto (e pericolosamente) attivo.
Tema,

quest’ultimo, che va a connettersi direttamente con quello del pentimento del capo dei capi, Francesco Schiavone detto Sandokan, che di Emanuele è il padre.

Cogliamo l’occasione per esprimere una nostra valutazione su alcuni post letti in questi giorni e legittimamente pubblicati dal signor Raffaele Oliva di Aversa, che ha accusato la Natale di essere una giornalista schierata, nel senso che sarebbe schierata alle elezioni in favore del candidato sindaco Farinaro.
Ciò a Raffaele Oliva dà fastidio perché lui è, anche in questo caso legittimamente, schierato con Giovanni Zannini.
Ripetiamo un concetto noto ai nostri lettori. Uno dei vizi peggiori di questa provincia è costituito da quelle che noi definiamo “manovre diversive”.
Ci verrebbe da dire: e allora Roberto Saviano, schierato nettamente a favore della sinistra e soprattutto contro il centrodestra è, per questo motivo, un pessimo commentatore e scrittore?
Il problema non è se si è o meno schierati, ma stabilire quanta verità e consistenza ci sia nelle denunce sul malaffare che la Natale ha fatto nelle ultime settimane, non solo ad Aversa, ma anche e soprattutto a Casal di Principe.

Il signor Raffaele Oliva è tanto convinto che la scelta, compiuta dalla Natale, di avvicinarsi a un candidato sindaco, non costituisca la conseguenza di tutte le porcherie che ha ravvisato e denunciato all’interno della (chiamiamola così) coalizione che appoggia una candidatura a sindaco che sostanzialmente è quella di Giovanni Zannini, al di là della identità solo nominale e formale del Matacena?

Un Matacena destinato a svolgere la stessa parte che hanno svolto i sindaci di Zannini, ossia Gino Pellegrino a Parete, Enzo Negro e Luisa D’Angelo a Capodrise o un Marrandino a Castel Volturno, non parliamo proprio del povero Francesco Lavanga a Mondragone.
Questo è tutto.


Ora guardatevi l’intervista perché presenta spunti molto interessanti.