Esce dal carcere operatore socio sanitario arrestato. L’accusa di portare cellulari e non solo ai detenuti
21 Giugno 2024 - 19:19
SUCCIVO – Passa dal carcere agli arresti domiciliari Alessandro Salma, l’operatore socio sanitario in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere arrestato nelle scorse ore nell’ambito di un’operazione congiunta della Procura della Repubblica d’intesa con la Direzione e la Polizia penitenziaria del carcere del Casertano.
Per lui il giudice ha deciso, su istanza dell’avvocato difensore, la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella dei domiciliari.
Salma era stato sorpreso nel momento in cui introduceva nel penitenziario 40 cavetti usb, tre spine carica batteria completi di cavi usb, 7 auricolari, 4 smartphone, un micro smartphone e due schede sim card, il tutto nascosto nei propri vestiti.
L’attività investigativa è proseguita con una perquisizione domiciliare a casa dell’operatore socio sanitario nel corso della quale sono stati trovati 1.200 euro, un micro cellulare, 12 smartphone, 10 spine caricabatteria, 12 cavetti usb, un bilancino di precisione.
L’operazione è arrivata nel corso dell’attività finalizzata alla repressione della cessione di stupefacenti e all’ingresso di strumenti di comunicazione in carcere e che ha portato al sequestro di un panetto di hashish pari a 98 grammi circa, 39 micro cellulari, 6 smartphone, un telefono, 5 spine carica batteria completi di cavi usb e due schede sim card.