OMICIDIO PARENTE. La Suprema Corte dice no allo sconto di pena per il killer dei casalesi
24 Giugno 2024 - 12:51
Negato il vincolo della continuità
SANTA MARIA LA FOSSA – La prima sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Giuseppe De Marzo, si è pronunciata sul ricorso presentato da Cesare Bianco, avverso l’ordinanza della Corte d’Assise d’Appello.
Rigettava la richiesta avanzata dal 58enne di Casal di Principe, affiliato al clan dei Casalesi fazione Schiavone finalizzata al riconoscimento del vincolo della continuazione tra l’omicidio volontario di Giovanni Parente commesso a Santa Maria La Fossa il 26 settembre 1996 e quello della partecipazione alla consorteria criminale.
Tali reati erano originariamente contestati in un unico procedimento ma poi giudicati separatamente a seguito di numerosi annullamenti a opera della Cassazione con due sentenze diverse.