CAMORRA, RIFIUTI E POLITICA. Toh chi si rivede: Giuseppe Infante sotto indagine per lavori da 7milioni di euro a Macerata. La compagna assunta a Calvi Risorta da ISVEC e lui…

17 Agosto 2024 - 13:46

Avrebbe svolto la funzione di coordinatore nella nota impresa di raccolta dei rifiuti solidi urbani, nota per averlo fatto anche a Caserta. Quando sono saltate fuori le notizie di CasertaCe su i suoi precedenti di polizia per i rapporti avuti con soggetti appartenenti al clan dei casalesi, si sarebbe defilato. Ma la compagna è dentro all’azienda con un posto del front office

CALVI RISORTA (g. g.) L’anno scorso, in due occasioni, prima a luglio CLIKKA QUI E LEGGI L’ARTICOLO e poi a settembre abbiamo scritto di Giuseppe Infante, al tempo 39enne di San Cipriano, oggi naturalmente 40enne, quale socio della cooperativa Global Service Maceratese, di Macerata Campania, insieme a Giuseppe Zara, 51enne di Casapesenna e Domenico Mormile 46enne di Giugliano in Campania.

La cooperativa Global Service Maceratese finì sotto la nostra lente d’ingrandimento per effetto di un’indagine svolta dal commissariato di polizia di Marcianise al comando del vice questore Valerio Consoli su alcuni lavori pubblici alla rete idrica per ben 6milioni e 700mila euro circa.

Dalle indagini del commissariato risultò che Giuseppe Infante, Giovanni Zara e Domenico Mormile avevano rilevato la cooperativa Global Service Maceratese da tre soggetti locali ossia Domenico Mincione, Antonio Munno e Giuseppe Trotta che l’avevano costituita con un capitale

sociale di 1200 euro, suddiviso in parti uguali dai tre

Successivamente, a settembre, scrivemmo un alto articolo CLIKKA PER LEGGERLO in cui ipotizzavamo che di lì a poco sarebbe intervenuto un provvedimento della prefettura di Caserta di interdittiva antimafia a carico della cooperativa Global Service Maceratese. Ciò, per effetto della seconda parte del nostro articolo di luglio in cui e avevamo poi riportato la notizia che le indagini del commissariato erano riuscite a stabilire che i tre nuovi titolari della Coop fossero gravati da precedenti di polizia e anche registrati in controlli formali, sempre di polizia, in cui erano stati segnalati in compagnia di elementi della malavita organizzata del clan dei casalesi

Da allora in poi non abbiamo avuto più notizie della cooperativa e neppure dei suoi soci

Improvvisamente, negli ultimi giorni, è saltato fuori, incrociando di nuovo la nostra attenzione, il nome del 40enne Giuseppe Infante di San Cipriano di Aversa

Siccome stiamo lavorando ancora sulle cose di Calvi Risorta, sia per quanto riguarda il procedimento penale che vede coinvolti , tra gli altri, l’ex sindaco, l’ex vice sindaco, l’arcinoto imprenditore di Casal di Principe, Raffaele Pezzella, e l’ugualmente noto ingegnere Piero Cappello, sia sul fronte delle conseguenze amministrative dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche, stabilito dal governo, a seguito del lavoro diretto dalla commissione d’accesso, insediatasi poco dopo l’esecuzione dell’ordinanza, ci siamo imbattuti in alcuni documenti, datati marzo 2023, che riportano il nome dell’allora neo assunta Monica Macera, dipendente della ISVEC società titolare della raccolta dei rifiuti a Calvi Risorta e molto nota anche per aver svolto lo stesso compito a Caserta capoluogo dove però ha dovuto poi mollare.

Monica Macera è proprio la compagna di Giuseppe Infante. E fino a qui ci troveremmo di fronte a una suggestione, magari anche pubblicabile in un articolo giornalistico ma non costituente un fatto rilevantissimo. La Macera viene utilizzata in questa sorta di front office che la ISVEC ha insediato proprio all’interno della casa comunale di Calvi Risorta

Stiamo lavorando sui tempi, per capire se l’approdo della signora Macera negli organi di ISVEC sia avvenuto dopo l’uscita di scena del compagno Giuseppe Infante, il quale ha svolto, per ISVEC, un ruolo di coordinatore delle attività amministrative. La certezza è costituita dall’assunzione avvenuta a marzo 2023,.Un’altra certezza è rappresentata dal fatto che il nostro primo articolo sulla cooperativa Global Service Maceratese sia stato pubblicato a luglio 2023. Ma questo non significa che Giuseppe Infante non potesse già conoscere da molti mesi prima le attività d’indagine, svolte dalla polizia di stato. Andrà compreso anche se questo rapporto di lavoro tra il citato Infante e la ISVEC sia stato o meno sancito documentalmente. Ma noi qualche documento, non formale, ma assolutamente sostanziale, lo possediamo. Si tratta di comunicazioni di servizio, ordini che Giuseppe Infante impartisce a dipendenti della ISVEC attraverso lo strumento di Whatsapp. Per cui, l’aspetto formale e documentale del rapporto tra l’azienda e il sanciprianese diventa solamente una certificazione che, tutto sommato, potrebbe anche non servire al cospetto di quei messaggini ampiamente probatori.

Ora, se Infante, è stato ed è forse ancora al centro di un’indagine della polizia si stato su presunti rapporti con la malavita organizzata del clan dei casalesi, nel momento in cui una cooperativa, costituita da lui e da altre due persone,  ossia Zara e Mormile, ugualmente gravate da precedenti di polizia, così come Infante, è chiaro che, essendoci stata una reale relazione tra Infante e la ISVEC, il problema si trasferirebbe anche su questa impresa che dovrebbe a quel punto fare i conti quantomeno con un’analisi, con un’indagine di tipo amministrativo volta a stabilire se, al suo interno, ci siano situazioni tali da giustificare una procedura d’interdittiva antimafia

Questo articolo, naturalmente, apre e non chiude un cantiere giornalistico.

Prova documentale è l’assunzione della signora Macera; prova documentale è la fotografia che la ritrae insieme ad Infante; prova documentale sono, a nostro avviso, i messaggini Whatsapp di Infante ai dipendenti ISVEC. Il resto, eventualmente, verrà. Certo è che Calvi Risorta, negli ultimissimi anni era diventato un posto molto poco raccomandabile