52enne perde il padre e “fa impazzire” l’ambulanza del 118. Assenti i servizi sociali di S. MARIA C.V.

27 Settembre 2024 - 12:07

Solitudine e disservizi. La triste storia di via Tiziano. E così il. soccorso urgente resta sguarnito

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SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Si chiama G. I., ha 52 anni, è di Santa Maria Capua Vetere, abita in via Tiziano, zona Palazzine, ed è un povero Cristo..

Da quando ha perso suo padre, riempie il vuoto di ogni sua giornata, chiamando continuamente il 118, Una volta dice di avere un dolore di qua, un’altra volta un dolore di là. Il 118 corre, sguarnendo una postazione e, non avendo a disposizione una medicina per curare l’infelicità, la solitudine, l’emarginazione, il dolore mentale ancor più doloroso perché inconsapevolmente traslato con l’immaginazione in altre parti del proprio corpo, nulla può fare, se non il proprio dovere, accompagnando G. I. a uno dei pronti soccorso ospedalieri, Caserta, Aversa l oppure Marcianise, com’è successo stamattina.

Ma li, in via Tiziano, o a Curti dove in qualche circostanza, la diligente ambulanza lo raggiunge, non dovrebbero andare gli operatori del 118, ma operatori specializzati nell’ assistenza psicologica e/o psichica, dei servizi sociali dell’ambito intercomunale di Santa Maria Capua Vetere, probabilmente avvertiti, fino ad ora invano, della sofferenza di questa persona. I problemi del soccorso sanitario sono tantissimi nella nostra provincia.

Eppure, il 118 è servizio pubblico, erogato dalla Regione Campania, attraverso l’ASL, e pubblici sono anche i servizi sociali, garantiti, si fa per dire, dai Comuni con. la montagna di soldi scuciti dallo Stato e dalla stessa Regione grazie alla rinomata quantp famigerata, per come viene utilizzata, legge 328.

Dovrebbe attivarsi dunque quella che viene chiamata filiera, rete istituzionale Campa cavallo! Qui, e nel caso specifico del 52enne di Santa Maria, l’unica cosa che viene erogata è l’inutile corsa dell’ambulanza del 118 la rassegnazione di chi in quell’ambulanza lavora, di operatori specializzati per fare altro, per soccorrere altri tipi di urgenze e di sofferenze e che sono, al contrario, costretti a fare un lavoro che non gli toccherebbe fare, sostituendo le carenze, che spesso scadono in croniche assenze dei Comuni, nel caso specifico quelle del Comune di Santa Maria Capua Vetere.