CASERTA. IL VIDEO del tiktoker Domenico Leone. Per noi, con quello che ha detto delle feste private a Palazzo Reale, va fatto Direttore della Reggia Honoris Causa

17 Ottobre 2024 - 17:57

CASERTA (p.m.) – Domenico Leone,  tiktoker  piuttosto seguito, ha postato sconcertato il video che vi proponiamo in basso, il quale documenta lo svolgimento di una festa privata tenuta sabato scorso in alcuni ambienti della Reggia. Dalle finestre filmate e che danno sulla piazza si vedono le luci stroboscopiche (o psichedeliche?) in azione e si sente la musica amplificata, con il sottofondo delle risate e del divertimento degli ospiti.

Leone, al momento della ripresa del filmato,   non era riuscito a sapere con esattezza di che evento di trattasse, ma  si dichiarava e si mostrava sbalordito del fatto che in un monumento UNESCO,

per la considerazione reverenziale che evidentemente ha della Reggia, potesse essere autorizzata una party privato.

Se lui consente e se consentono i lettori, chiariamo noi che si trattava dei locali dell’Archivio di Stato che è allocato in parte nel Palazzo Reale e che il ricevimento era – autorizzato dalla direzione del museo – organizzato dall’ONDIF  (che sta per Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia) al termine di due giorni di convegno sull’intelligenza artificiale ed il diritto di famiglia, tenuto nell’auditorium della contigua scuola dell’aeronautica militare. L’ONDIF  è un’accreditata associazione nazionale specialistica di avvocati e operatori del diritto di famiglia.

Con noi, Leone sfonda una porta aperta, perché siamo stati sempre contrari, per un’infinità di motivi, all’uso disinvolto del capolavoro del venerato maestro Vanvitelli, specie quando tale uso prende forme  come queste. Anche perché, con tutto l’atteggiamento laico ed aperto possibile, non abbiamo mai creduto che la Reggia abbia compiti di intrattenimento, di catering, di rappresentanza dell’associazione di turno, non foss’altro che per ragioni di eguaglianza rispetto a quelle meno abbienti o influenti socialmente. E senza considerare gli aspetti della sicurezza e della conservazione del monumento. In via generale vi vanno diminuite tutte le occasioni di rischio, ma soprattutto l’esperienza ha dimostrato che, con tutta l’attenzione e la vigilanza possibili, non si riescono ad evitare gli eccessi da scarsa coscienza del luogo e da maleducazione.

Senza riandare all’episodio dell’allestitore del matrimonio Ammaturo che salì sulla groppa del leone monumentale dello scalone di parata per appuntare dei festoni ai muri laterali, ricordiamo le cene tenute  nella sala del trono con le posate che cadevano bellamente dai tavoli, i cocktail tenuti nel vestibolo con bicchieri e sigarette appoggiati senza imbarazzo sui basamenti di colonne e pilastri, gli incontri nella cappella palatina con gli ombrelli, nelle giornate di pioggia, a rigare i pavimenti con i puntali e a rilasciare l’acqua.

Sappiamo benissimo, ora che la sensibilità si è guastata, che la nostra è una posizione di retroguardia, visto che esiste persino un tariffario per usare privatamente della Reggia.

Ma Leone, con quella sua spontanea e sapiente espressione  Facitel n’miezz a via, a festa!, che gli viene dal cuore e con cui conclude il  collegamento con i suoi followers, per noi merita subito e tutto, ancor più in quest’epoca di svalutazione degli studi universitari in cui la signora Boccia dell’ex ministro Sangiuliano si fregia non di una ma di ben due lauree telematiche come la manna, il titolo di direttore della Reggia di Caserta honoris causa .

I L V I D E O