LA NOTA. MAGLIOCCA conferma o ritira le dimissioni? Per noi è irrilevante. La Provincia, il comune di CASERTA e il SISTEMA ZANNINI sono centrali del malaffare che hanno distrutto questa terra
12 Novembre 2024 - 15:00
E oggi, per la prima volta, possiamo consentirci, grazie alle migliaia e migliaia di articoli pubblicati negli anni, di scrivere ciò. Quello che dirà Magliocca nella conferenza stampa di dopodomani possiamo commentarlo con un tombale: “E chi se ne frega”
CASERTA (gianluigi guarino) – Eh beh, noi di CasertaCe ce lo possiamo proprio consentire di scrivere una breve nota rispetto a ciò che altri ritengono importante, dirimente per i futuri scenari politici di questo territorio.
A noi non frega un tubo. Ed è per questo che nulla abbiamo scritto sulla decisione che Giorgio Magliocca prenderà sulla sue dimissioni, che ha definito “irrevocabili“.
Aggiungiamo che, poi, ma lo abbiamo già scritto, quanto possano essere irrevocabili le dimissioni di uno che un paio di anni fa ha dichiarato di soffrire di una forma insidiosa di tumore, motivo per il quale si era dimesso sia da sindaco di Pignataro Maggiore, sia da presidente della Provincia, salvo poi festeggiare il miracolo della guarigione, ritirando le dimissioni, di nuovo, irrevocabili, a seguito di una giunta che, senza di lui, approvò una delibera a dir poco delicata, scoperta da questo giornale nei mesi successivi a quegli atti.
Ma ripetiamo, non vogliamo farci risucchiare dal cervello di Giorgio Magliocca. E allora ci possiamo prendere il lusso di scrivere per una volta, per una cazzo di volta, in maniera netta e senza lunghe e dettagliate analisi.
Ce lo possiamo permettere alla luce di migliaia di articoli da noi dedicati all’esplicazione della cosiddetta amministrazione attiva della provincia di Caserta, rimasta incredibilmente senza controllo per anni da parte della magistratura inquirente.
E lo stesso discorso vale per l’amministrazione comunale di Caserta e per il reticolo fittissimo, quasi infinito, di azioni amministrative o pseudo tali poste in essere dal consigliere regionale Giovanni Zannini.
Oggi, noi possiamo consentirci di scrivere, perché lo meritiamo professionalmente, moralmente, editorialmente per la “matta e disperatissima” azione giornalistica di in questi anni che ci permette oggi di affermare che è del tutto irrilevante se Magliocca si dimetta o meno.
Non dobbiamo alcuna spiegazione a nessuno se scriviamo che l’amministrazione provinciale di Caserta è – e per il momento – resta, a prescindere da ciò che Magliocca vorrà fare, una centrale profondissima, attrezzatissima del peggiore malaffare.
Esattamente quello che sono anche l’amministrazione di Caserta capoluogo e i meccanismi di potere e di controllo di comuni ed enti strumentali messi in opera da Giovanni Zannini.
Punto e basta.