CASERTA. La foto-pubblicità per la CISL alla Reggia voluta dal figlio di Peppe La Porchetta. I dipendenti erano in servizio e senza un permesso…
13 Novembre 2024 - 11:10
Da una parte è innegabile il buon rapporto tra il sindacato CISL e Isvec, anche per la presenza nel CdA di Peppe Izzo, ex rappresentante della sigla. Va detto, però, che lo stesso Izzo non avrebbe preso benissimo l’iniziativa di Umberto Zampella
CASERTA (l.v.r.) – Da qualche giorno sta girando sulle chat dei dipendenti del cantiere rifiuti di Caserta, attualmente gestito da Isvec, una foto di diversi dipendenti in posa e bardati con le bandiere della CISL all’esterno della Reggia di Caserta. Si tratta di un’immagine, diciamo così, pubblicitaria, di un’attività, quindi, legata al sindacato.
Il problema è che molti dei dipendenti presenti in quel momento in quella foto erano in servizio, e sarebbero, quindi, dovuti essere in giro per Caserta a pulire le strade e raccogliere i rifiuti e non certo a fare una foto legata ad un’attività sindacale.
La legge parla chiaro, infatti, non è prevista attività sindacale negli orari di servizio, se non a seguito di regolare permesso.
In pratica, o ti occupi del sindacato, o pensi a lavorare.
La foto ha creato un bel po’ di polemiche attorno al sindacato Cisl e al sorvegliante che in quel momento era al lavoro, ovvero Umberto
Che la CISL abbia ottimi rapporti con la proprietà è qualcosa di innegabile. L’attuale segretario provinciale è Giuseppe Gravino, ma prima il rappresentante dei lavoratori era Giuseppe Izzo, ovvero l’attuale presidente del CdA di Isvec che gestisce il cantiere a Caserta.
Da quello che siamo venuti a conoscenza, si è trattato di un momento estemporaneo. Tutti i lavoratori erano in servizio e questa foto non è stata immortalata a seguito di un permesso per attività di proselitismo sindacale. A conferma di ciò, ci sarebbe stata anche una sfuriata dello stesso Izzo a Zampella jr, reo di aver portato via dalle strade mezzi e lavoratori.
Domanda: viene chiuso un occhio anche quando altri sindacati compiono le loro attività durante le ore di lavoro? Se fosse così, sarebbe un comportamento sbagliato, ma quantomeno equo. In caso contrario, si tratterebbe di una disparità di trattamento atta a favorire un sindacato rispetto ad un altro.
Ma non sarebbe certo la prima volta nella storia di questa provincia.